I poliziotti appartenenti alla Divisione Investigazioni Generali ed Operazioni Speciali (Digos) della Questura di Rimini, al termine delle indagini svolte in stretta collaborazione con i colleghi della Questura di Forlì Cesena coordinati dallaProcura della Repubblica, hanno indagato in stato di libertà 3 dei 1.300 ultras cesenat arrivati a Rimini quel giorno. Si tratta di B.O. di anni 38, residente a Riccione, già sottoposto a DASPO per reati commessi in ambito sportivo, F.A. di anni 30, residente a Longiano, con precedenti penali, L.N. di anni 28, residente a Bertinoro, già sottoposto a DASPO per reati commessi in ambito sportivo.
Il terzetto lo scorso 20 ottobre 2019, al termine del derby tra Rimini e Cesena disputato al Romeo Neri, hanno malmenato e minacciato uno steward in servizio nel settore ospiti molestando anche gli altri operatori per la sicurezza. Determinanti nelle indagini le immagini dell’impianto di videosorveglianza dello stadio.I In particolare è emerso che le condotte dei tre rispondono aii reati previsti e puniti dagli articoli 81 e 110 c.p., articolo 6-quater della Legge 13 dicembre 1989 n. 401
Gli stewards in particolare, sono stati aggrediti dopo il triplice fischio dell’arbitro. Per motivi di sicurezza l’uscita dalla Curva Ovest dei tifosi era stata posticipata ma il terzetto per poter guadagnare quanto prima l’uscita dallo stadio ha iniziato a fare pressione sugli operatori. Uno di questi è stato aggredito da uno degli ultras denunciati che per intimorire sia lui che gli altri gli aveva messo una mano in faccia.
Ora i tre saranno sottoposti a procedimento amministrativo per il rilascio del Daspo.