Ci sarà la revisione del processo per Guido Milani, regista e fondatore della onlus “Ragazzi e cinema” di Bellaria Igea Marina, condannato in tre gradi di giudizio per violenza sessuale nei confronti di un ragazzo minorenne che all’epoca dei fatti si era spacciato per maggiorenne, essendo iscritto ad un sito di incontri riservato alle persone di maggiore età.
I fatti contestati risalgono ad una decina di anni fa quando Guido incontrò in una camera d’albergo un ragazzo adolescente che contattò tramite un sito internet per incontri a pagamento riservato ai maggiorenni. Quando il ragazzo gli confessò l’età, e lo pregò di ospitarlo per la notte, Guido acconsentì. Dopo diversi anni, Guido Milani ricevette un avviso di garanzia per aver stuprato quel ragazzo di cui successivamente non aveva più avuto contatti .
“Inizia così un calvario – ricorda l’Associazione Ragazzi e Cinema” in un comunicato – che lo ha portato alla condanna e alla sua carcerazione nella casa circondariale di Modena, dove tutt’ora si trova dal maggio di quest’anno. Questa la versione di Guido, mentre il ragazzo afferma di aver subito violenza carnale anale. Una condanna basata solo sulla testimonianza di un ragazzo drogato, disturbato e malato psichiatrico (vi sono diverse perizie che lo dimostrano depositate dalla procura stessa) che dopo anni si è ricordato di aver subito una violenza sessuale, senza alcuna prova a conforto della sua versione se non la sua presenza con Guido in una camera d’albergo a Lecco”.
“Guido all’inizio si affida ad un avvocato, amico di liceo confessandogli di essere vergine e di non avere mai avuto alcun rapporto sessuale a causa di un problema fisico genitale che lo porta all’impossibilità di concludere rapporti sessuali. Il suo difensore ritenne che tale affermazione non poteva essere dimostrata e con estrema superficialità archiviò l’argomento”.
“Guido decide di cambiare avvocato affidandosi all’avv. Renato Pulcini e solo dopo la conclusione del processo di primo grado celebrato con rito abbreviato, (conclusosi con una condanna) trova il coraggio di raccontare della sua menomazione al suo nuovo difensore che subito si attiva per capire se la cosa potesse essere supportata da una perizia medica. Il dott.Gianni Cancarini visita Guido e accerta che il suo stato non gli consente di avere rapporti sessuali tantomeno violenti e anali ma nella causa di appello questa perizia non viene accolta per motivi procedurali in quanto doveva essere introdotta nel primo grado”.
Ma la battaglia continua a suon di perizie, finché “dopo mesi di attesa finalmente la corte d’appello di Brescia si è pronuncia sull’accoglimento dell’istanza di revisione concedendo al Milani di portare in giudizio le due perizie che attestano in modo inconfutabile la sua innocenza. Ecco che Guido ora può vedere una luce in fondo al tunnel”.
A favore di Guido si era costituita anche l’associazione ”Guido Milani innocente” alla quale hanno aderito moltissimi genitori dei ragazzi che partecipano alle attività di” Ragazzi e cinema” oltre che gente comune che ha sempre creduto nell’innocenza del regista.
L’avvocato Renato Pulcini dichiara oggi: “Sono soddisfatto dell’accoglimento della nostra istanza di revisione che dona una speranza al mio assistito che da 8 mesi si trova in carcere da innocente e nonostante la grande tensione emotiva e lo stress psicologico e fisico, ha un comportamento carcerario esemplare aspettando che finalmente i giudici possano avere il quadro completo della situazione e capire che egli non ha mai commesso il reato per cui è stato condannato. Una grande opportunità che apre una visione a 360 gradi sul giudizio nei confronti di Guido partito monco a causa della mancanza in atti della prova principe della sua innocenza. Un risultato che apre una speranza per Guido, per la sua famiglia e per tutta la comunità di Ragazzi e Cinema che da mesi lo sostiene e lo aspetta a braccia aperte”.
“Ragazzi e cinema “ ha da sempre sostenuto l’innocenza di Guido cercando di portare alla luce il problema dell’ingiusta carcerazione e degli errori giudiziari promuovendo anche un dibattito dal titolo “Vite Rubate” in collaborazione con l’associazione Errorigiudiziari.com e l’associazione art.643 al quale ha partecipato ,tra gli altri anche Raffaele Sollecito.
Francesca Serra, presidente di “Ragazzi e Cinema” dice a sua volta: ”Tutti i giovani che gravitano attorno alla onlus e i loro genitori non hanno mai avuto alcun dubbio sull’innocenza di Guido e che finalmente la revisione potrà dimostrarlo! Il dibattito Vite rubate è la conferma che la Cooperativa continuerà sempre a sostenere il suo fondatore con riflessioni analoghe, proprio perché il nostro desiderio è sia quello di portare a conoscenza l’ingiustuizia che sta vivendo Guido, sia quello di sensibilizzare l’opinione pubblica ad una tematica così importate e delicata. Questo per noi è stato il migliore e inaspettato dono che potevamo ricevere per Natale”.