E’ in distribuzione il libro di Giorgio Franchini, “…ma la casa mia n’dov’è?”, con sottotitolo “Fellini e la casetta sul porto”.
“Sono più di trent’anni che desidero raccontare questa storia. Fino ad oggi non ci sono mai riuscito. Perché? Forse perché è una storia sfuggente nei suoi contorni o perché ha risvolti spiacevoli, persino drammatici per alcuni dei suoi protagonisti”, scrive l’Architetto Franchini nella premessa.
Il libro ripercorre, dal “Fellini’s Day” del 1983 alla grottesca e “felliniana” conclusione, la storia della casetta sul porto che Rimini avrebbe voluto donare al suo più celebre figlio. Una “casina” di cui Giulietta Masina si era già innamorata, ma che poi svanì come nel nulla, anche per la tragica morte di Marco Arpesella, il patron del Grand Hotel: “La fine del sogno” scrive Franchini.
“Con la Masina avevamo sviscerato vari problemi di funzionalità, anche la più spicciola, che sorgevano nel progettare la “casina”. Soprattutto la foresteria in fondo al giardino!”, prosegue Giorgio Franchini, che si avrebbe dovuto occuparsi del progetto ristrutturazione.
“Negli anni successivi, la mancata concretizzazione del dono, la casa sul porto, portava – racconta ancora l’architetto – sui giornali dell’epoca e, soprattutto, nel brusio cittadino un’ipotesi che subito venne battezzata “il Bidone al Maestro”.
“Avarizia e jella”: così amaramente Franchini sintetizza le ragioni che portarono a un “bidone” in realtà involontario, ma a dir poco maldestro.
“Doveva essere una festa di piazza, un’opera collettiva, un abbraccio dichiaratamente vero e autentico della città con il suo grande regista, come non ce n’era mai stati prima, da concludersi con una sorpresa, un dono, un riconoscimento da parte della città, un simbolo concreto, memorabile, che stabilisse anche un suo legame duraturo col luogo di nascita. In quel lontano 1983 mi sono ritrovato progettista della festa, e, come dirò, anche del dono. Dico fin d’ora per chi è completamente all’oscuro dei fatti, che non andarono secondo i piani che io e gli altri amici, pochi in verità, avevamo programmato, forse con troppo ottimismo e passione”.
La data di presentazione è ancora da stabilire.
I copertina: L’architetto Giorgio Franchini.
Nell’immagine in parteura, da sx: Giorgio Franchini, Norma Giacchero (Segretaria del maestro), Federico Fellini e Giulietta Masina – Foto Stefano Ferroni)