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Micro aree per i nomadi, così l’iter amministrativo

Breve riassunto delle puntate precedenti affinché si possa avere un quadro politico-amministrativo completo di una delle questioni più spinose che un’amministrazione possa trattare e per la quale ho sempre avuto un totale rispetto per la difficile posizione e per il delicato ruolo svolto con professionalità ed umanità dall’assessore Gloria Lisi e dalle persone preposte in capo alla sua struttura.

1) 8 Gennaio 2013, il Settore LL.PP. chiedeva al Settore Servizi Sociali, coinvolgendolo nel progetto,«le modalità di reperimento fondi da inserire nel “bilancio 2013” per poter “avviare la procedura amministrativa“ deputata all’ allestimento di aree attrezzate chiamate “piazzuole” (più di una di 10m x 12 m) per nuclei di famiglie “nomadi” in località Santa Giustina a 100m da via Carpinello».

2) La richiesta, pervenutami per conoscenza, ha avuto questa mia immediata risposta, inviata anche al Capo di Gabinetto del Sindaco:«In relazione all’ argomento…  specifico che in data 7 Dicembre u.s. c/o l’assessorato della collega Lisi ed in presenza di altri Enti e Associazioni di volontariato, oltre alle perplessità di metodo, ho espresso la mia totale contrarietà ad ipotesi pianificatorie atte a prevedere (in quanto ad oggi non ne esistono previsioni in tale zona) campi e/o aree nomadi in località Santa Giustina in quanto ciò, oltre ad una errata valutazione di prospettiva, andrebbe ad aggravare la tensione politico-sociale con i residenti della zona».

3) La questione è rimasta “congelata”fino al mese di Ottobre 2013, quando dal settore patrimonio il giorno 17 arriva una integrazione di siti da destinare a aree nomadi:«Gallia Placidia, Foglino, Al Torrente, Curiel, Portogallo, Arno».

4) A tale missiva, inviatami il giorno successivo, rispondevo in data 20.10.2016, inviando per conoscenza la risposa al Capo di Gabinetto ed all’allora capogruppo del PD, Agosta :«Ritengo opportuno, prima di decidere se intraprendere un qualsivoglia percorso urbanistico su questo delicatissimo tema, una discussione politica con i consiglieri comunali della maggioranza. E’ inutile discutere, riunire gli apparati tecnici e proporre eventuali aree se non vi è condivisione politica del tema».

5) In data 09.01.2014, la collega Lisi manifestava la “doverosa ed opportuna” necessità di coinvolgere la Giunta nella discussione dell’ubicazione di “microaree” per destinare a famiglie nomadi presenta da 20 sul territorio riminese;

6) Rispondendo a tale missiva in data 10.01.2014,richiedevo ulteriormente«un passaggio in maggioranza atto ad inquadrare politicamente il tema anche con le linee di mandato in quanto, parlando di soggetti che da 20 anni vivono a Rimini, non ritenevo trattarsi di nomadi ma di stanziali con i medesimi diritti e doveri dei cittadini riminesi e reiteravo la mia totale contrarietà a specifiche varianti urbanistiche atte a destinare aree per tali finalità . Sospendevo le mie valutazioni fino alla convocazione di apposita maggioranza sul tema ed inviavo tale comunicazione alla Direzione Pianificazione Territoriale che si riservava di assumere decisioni in merito solo dopo mie necessarie disposizioni».

7) In data 23.01.2014 ricevevo una comunicazione dal Capo di Gabinetto Funelli,il quale riteneva di procedere con un referto di Giunta che comprendeva l’ analisi dello stato di fatto da parte dell’ assessore Lisi e della Direzione Pianificazione in ordine alla conformità urbanistica delle aree prospettate dal settore Direzione Patrimonio;

8) il giorno successivo manifestavo al Capo di Gabinetto la mia contrarietà a tale modo di procedere in quanto sostenevo : «imprescindibile un passaggio politico con tutta la maggioranza. Lo stato di fatto della situazione si analizza lì ( in quel contesto politico) in contraddittorio con i consiglieri comunali».

9) La modalità dal sottoscritto indicatanon trovava d’accordo il Capo di Gabinettoil quale sosteneva ( 24.01.2014 ) il previo passaggio in Giunta con successiva “convocazione della maggioranza politica” da parte del Sindaco.
1
0) In ogni caso ( 25.01.20i4)  «insistevo nella mia contrarietà  a varianti urbanistiche con cambi di destinazioni d’uso per microaree nomadi e in valutazioni della Giunta senza il previo coinvolgimento della maggioranza consigliare».

Questa è la situazione fino all’entrata in vigore della L. Reg. 16 Luglio 2015 n. 11.

Il Settore Sociale della Regione Emilia-Romagna, alla luce dell’ entrata in vigore di tale normativa, inviava al settore Pianificazione Territoriale ed urbanistico e al Settore Servizi Sociali del Comune di Rimini, una schema di direttiva applicativa per l’individuazione di aree da destinare al progetto sociale previsto in tale legge. Si consideri che tale fonte normativa regionale non richiedeva più una delibera “ in variante di destinazione d’uso” da parte dell’organo comunale preposto in quanto sanciva ex lege la compatibilità urbanistica dell’immobile individuato a tali finalità.

Alla luce di ciò,
11) in data 09.01.2016 inviavo alla collega Lisi,  e per conoscenza ai capigruppo di maggioranza (Morolli e Astolfi ) e al Capo di Gabinetto Funelli, la seguente comunicazione:  «la materia è delicatissima ed è necessario un previo confronto con la maggioranza per tutte le valutazioni inerenti al tema in quanto ci sono degli aspetti da chiarire ( io li chiamerei principi non negoziabili come dicono …in Vaticano…) a cominciare dall’ ubicazione di tali micro-aree affinché non si possa pensare che le zone periferiche o frazioni del Comune di Rimini possano essere le più idonee, sic et simpliciter, ad ospitare tali micro-insediamenti».
12) in data 26 Aprile 2016, con comunicazione inviata al Sindaco, a tutti i colleghi di Giunta e a tutti i consiglieri comunali di maggioranza, reiteravo la «la necessità di una maggioranza politica a breve termine in ordine al tema, visto la fine del mandato imminente e la preclusione, a breve, per Giunta di deliberare su determinati argomenti, ribadendo il mio pensiero del 9 Gennaio 2016».

Nonostante le mie insistite richieste nessuna maggioranza politica fu mai convocata su tale tema urbanistico nella legislatura 2011-2016.

Questa è la storia urbanistica della questione micro-aree, debitamente ricostruita con documentazione alla mano.

La cronaca è di questi giorni.
Roberto Biagini

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