Presentati ufficialmente, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta questo pomeriggio al “Romeo Neri”, il nuovo direttore sportivo Ivano Pastore, per lui si tratta di un ritorno a Rimini, e il nuovo tecnico Giovanni Colella che poco prima, sul campo di Misano, aveva diretto il primo allenamento dei biancorossi.
A fare gli onori di casa, assieme al direttore generale Marco Mercuri, il presidente del Rimini Giorgio Grassi che ha voluto ricordare mister Renato Cioffi e l’ex diesse Rino D’Agnelli sollevati dall’incarico in mattinata. “Vorrei ringraziare Renato e Rino perchè in questi mesi hanno messo il cuore, ci hanno provato, hanno dato tutto. Purtroppo la partita di domenica, che ho vissuta come un trauma quasi peggiore della sconfitta di Verona dello scorso 25 marzo, credo sia stata la peggiore delle oltre 50 di calcio professionistico vissuto a Rimini in questo anno e mezzo. Pensavamo lo scorso anno avessimo toccato il fondo, quest’anno stiamo purtroppo facendo peggio. Non potevo fare altro, una scossa era necessaria, siamo a novembre e dunque abbiamo tutto il tempo per rimediare”.
E’ stato poi il turno del neo diesse Ivano Pastore: “Per me si tratta di un ritorno a casa. Ringrazio il presidente per l’opportunità perchè tornare a Rimini è sempre un piacere, farlo dalla porta principale lo è ancora di più perchè dopo gli ultimi due anni vissuti al Milan torno in quello che è sempre stato il mio campionato. C’è un po’ di lavoro da fare, quando si cambia è perchè le cose non sono state fatte bene o non sono andate bene. A me e al mister, con due ruoli differenti ma in stretta sinergia, toccherà trovare il modo giusto per uscire da questa situazione e risolvere le problematiche che si sono venute a creare. E’ una società seria, una proprietà della quale nessuno si può lamentare. Da oggi con Marco Mercuri, che sarà al mio fianco, prenderò la maggior parte delle decisioni perchè alla società spetta indicare le linee guida, a noi il compito di svilupparle”.
La palla è passata poi al nuovo tecnico, mister Giovanni Colella: “La mia presenza qui è dovuta a un momento negativo, dunque il mio primo pensiero va a chi c’era prima di me. Nel corso degli anni ho pensato tante volte che Rimini potesse essere una destinazione possibile e nonostante altre chiamate non ho esitato ad accettare una piazza importante come questa. Determinante nella scelta anche la conoscenza del direttore, la stima reciproca che ci lega, se ho la possibilità di lavorare con persone che stimo riesco a dare il massimo. Ho avuto il piacere di trovare nel presidente una persona che ha a cuore le sorti della società e della squadra, un uomo che nonostante l’impegno è bistrattato anche se non lo merita. Io punto sugli uomini, con le persone giuste credo si possa andare lontano”.
Il tecnico ha poi illustrato così la sua filosofia. “Non è tanto un problema di moduli, io credo che una squadra debba avere innanzitutto una strategia. Un allenatore che subentra non può cambiare tutto e subito, in pochi giorni deve cercare di ottenere il massimo. Ho visto una squadra chiaramente un poco sfiduciata ma un gruppo nel complesso ben preparato. Sicuramente non è una situazione irrecuperabile, abbiamo tutto il tempo per farlo, a cominciare dalla gara di domenica. Io non credo che affrontare il Padova sia più difficille che misurarsi con l’Imolese, è una sfida che possiamo giocarci, anzi molto spesso affrontare avversari di questo calibro è meglio perchè libera la mente. Abbiamo 12 punti, con questi retrocediamo, dunque dobbiamo pensare a fare punti ovunque e contro chiunque. Pensiamo a una gara per volta, a cominciare da domenica. Occorre trovare un po’ di fiducia, è peggio una squadra che pensa di essere scarsa di una squadra scarsa”.