Ventitré tonnellate di sansa d’oliva sono state sequestrate dai Nas di Bologna in un oleificio del riminese. Erano destinate all’uso alimentare ma in condizioni non idonee. In più nella struttura sono state accertate gravi carenze igieniche, motivo per cui l’azienda è stata segnalata all’azienda Usl della Romagna. E’ stata comminata una multa di 2.000 euro al titolare dell’oleificio.
Sulla questione è intervenuto Giovanni Bucci, coordinatore dell’associazione regionale dei frantoi dell’Emilia Romagna che ha specificato che “i frantoi dell’azienda non producono olio di sansa. La sanzione si riferisce allo stoccaggio della sansa, intesa come scarto di lavorazione che può essere immesso nel terreno agricolo come fertilizzante o inviato ad impianti di biogas per produrre energia alternativa”. Bucci ha poi sottolineato che il titolare dell’oleificio “si è contraddistinto anche per aver promosso attività a scopo benefico“.