Prima urta una 29enne in sella alla sua bicicletta con la sua bambina a bordo e poi le soccorre. Fino a qui, una scena che non meriterebbe neppure di essere commentata, riflettendo semplicemente alle regole del buon senso e dell’educazione civica.
Peccato però, che la donna al volante dell’automobile, subito dopo aver aiutato le due a rialzarsi si sia volatilizzata come se nulla fosse accaduto con un escamotage. Ha finto di voler spostare la macchina per poi scappare di gran carriera. Anzi, talmente di carriera da perdere la targa del mezzo, o meglio, di dimenticarsi di recuperarla, essendo quest’ultima rovinata a terra pochi istanti dopo l’urto. I fatti sono stati raccontati sui quotidiani cartacei locali e sarebbero avvenuti martedì pomeriggio.
Che cosa sia accaduto dopo è facile immaginarlo. La Polizia Municipale ha recuperato la targa e ha identificato la proprietaria. Per la cronaca madre e figlia stanno bene. La bambina è uscita indenne dall’incidente, mentre la donna ha riportato qualche contusione. Ma non è finita qui. La donna alla guida del volante si è infatti presentata a casa della vittima chiedendo di essere ascoltata. In maniera però così insistente da indurre la persona che aveva investito a chiamare i vigili e a ricorrere a uno studio legale per tutelarsi.
