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Rimini, CNA: “Mazzata sui dehors, vogliamo la desolazione?”

“Fare impresa è complicato, a Rimini ancora di più”: è la conclusione di CNA, che “tre anni fa  ha dato il proprio contributo al tavolo con Comune e Soprintendenza dal quale è scaturito il regolamento per la gestione dei dehor con concessioni annuali, il tutto per garantire alle imprese un quadro normativo certo, necessario per attivare investimenti”. 
 
“Com’è possibile che oggi la Soprintendenza voglia smantellare tutti i dehor perché alcune attività non hanno rispettato il regolamento? – si chiede  Davide Ortalli Direttore di CNA RiminiSi sanzioni chi ha sbagliato e si tuteli chi ha rispettato la legge, investendo soldi. Se la Soprintendenza tutela, giustamente, beni culturali e paesaggistici chi tutela chi contribuisce con il proprio lavoro a dare un anima ai luoghi della città? Vogliamo un centro storico ed un lungomare desolato? Forse dovremmo rifugiarci tutti in un centro commerciale?”.
 
“Oggi la Soprintendenza, essendoci alcuni che non hanno rispettato le regole, chiede a tutti i bar e ristoranti di Rimini di smontare tutto, trasformando permessi annuali in stagionali, da marzo ad ottobre. E’ assurdo – continua Ortalli – E la maggioranza delle realtà che hanno rispettato il regolamento? Cambiare le regole in corsa mette in ginocchio chi fa impresa in modo corretto, non ha senso”. 
 
“CNA, come si era attivata tre anni fa per dare un orizzonte normativo certo ai propri associati non rimarrà ferma – conclude Ortalli – Daremo sostegno legale a quelle imprese in regola e colpite ingiustamente da un provvedimento in totale contrasto con quanto succede in tanti altri comuni d’Italia”.

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