Il Metromare non è stato ancora inaugurato, tra le tante e continue controversie, che in Provincia già si parla di estendere la linea fino a Ravenna. E, in pieno stile, le polemiche sono già all’ordine del giorno. Alla proposta avanzata da Santi risponde a tempo record il consigliere capogruppo delle Lega Marzio Pecci.
Per Pecci, “Dopo mesi di torpore la Provincia si accorge che i collegamenti di Rimini col sud, ma soprattutto colo nord-est, sono deficitari – attacca Peggi – sono diversi anni che, da Capogruppo della Lega in Consiglio comunale e dell’opposizione in Provincia, sollecito una politica dei trasporti adeguata ai tempi in cui viviamo e cioè: una politica aeroportuale regionale che veda Rimini quale porta di ingresso del turismo culturale in Italia, un collegamento autostradale con Venezia, una rete stradale adeguata per il collegamento con Arezzo e una linea di Alta Velocità che colleghi Rimini con Venezia, via Ravenna, oltre ad una nuova politica portuale/marittima”.
Le premesse, dunque, sono comunque le stesse e rispondono alla necessità di implementare i collegamenti tra il capoluogo e la zona nord della Romagna.
“Queste opere sono indispensabili se vogliamo far fruttare gli investimenti effettuati sul patrimonio storico culturale. Rimini potrà diventare – lo ripeto – “porta d’ingresso” del turismo culturale in Italia solo se saprà dotarsi delle adeguate infrastrutture e per questo gli Enti locali, per una volta, hanno l’obbligo di “fare squadra”, per impegnare la Regione ed il Governo, secondo le rispettive funzioni, a realizzare questi progetti che sono indispensabili per il futuro dell’economia riminese.
Per Pecci, tuttavia, la Romagna patisce un sistema “emiliocentrico” svantaggioso a scapito del territorio.
“La Romagna non può più sopportare l’esclusione da ogni iniziativa regionale che vede premiata sempre l’Emilia e per questo occorre invertire le politiche della Regione che il PD e la sinistra hanno sempre imposto ai territori interessati. Purtroppo l’idea del Presidente della Provincia di un collegamento di Rimini a Ravenna con il TRC è un’idea balzana, ormai superata, dato che i “collegamenti”, in questi tempi, se vogliamo stare in Europa e competere con i Paesi tecnologicamente avanzati, devono essere ultra-rapidi.
“Ripescare” il vecchio progetto dell’allora assessore regionale Vittorio Pieri (mi sembra di ricordare degli anni 1988-1990), come ha fatto il Presidente della Provincia di Rimini, significa avere una visione miope per lo sviluppo dell’economia del territorio riminese. L’idea è inadeguata e dannosa perché non essendo funzionale costituirebbe solo uno sperpero di denaro pubblico”.