Marcella Bondoni, responsabile riminese del Pd per il turismo, interviene su come è andata la stagione turistica. Una discussione che ha già visto intervenire altre forze politiche ed amministrazioni comunali.
“La stagione turistica non ha brillato e l’effetto botox non è più sufficiente. Possiamo affermarlo già con i dati a disposizione. Il problema è capirne le ragioni. Cosa offriamo oggi noi ad un turista sempre più esigente e soprattutto che ha davanti a sé mille possibilità offerte dalla globalizzazione e da un utilizzo sempre più disinvolto della rete? I nativi digitali saranno i viaggiatori del futuro, capaci di decidere in meno di due minuti e prenotare con un click la destinazione che offrirà loro un’emozione in più, almeno virtuale, e un servizio altamente innovativo. E noi?
Abbiamo un prodotto che è rimasto ancorato a vecchi schemi che ancora non ha preso coscienza dei mutamenti in atto, del fatto che siamo in un mondo nuovo, dove Google muove 90 miliardi di ricerche ogni mese e le trasforma in un sistema di informazioni al servizio di una diversa economia solo per fare un esempio tangibile.
Parto, in questa considerazione, dall’intervista della Presidente degli albergatori Patrizia Rinaldis di qualche giorno fa che fa riferimento alla necessaria riqualificazione delle strutture alberghiere sul litorale romagnolo, soprattutto quelle che vengono conferite in affitto. È vero, anzi palese a tutti, che la nostra offerta turistica è assai logorata da anni di carenze strutturali e di poca volontà dei privati di investire. Faccio un esempio su tutti. Si lavora da anni alla destagionalizzazione del nostro prodotto: Fiera e Palacongressi ne sono un esempio così come gli eventi fuori stagione con importanti investimenti messi in atto negli anni e in tutta risposta abbiamo ancora alberghi sul mercato che non possiedono l’impianto di riscaldamento. E allora di cosa stiamo parlando? L’offerta deve comprendere tutte le sfaccettature di un’economia che va: dalla riqualificazione strutturale, alla qualità urbana e dell’acqua, alla sicurezza urbana fino al lavoro. È del tutto evidente che nel comune di Rimini la qualità urbana sia migliorata enormemente così come gli sforzi per avere una qualità dell’acqua ineccepibile, sarebbe ora importante che tutta la provincia mantenesse i medesimi standard. Aggiungo però altri tre dati:
- Il lavoro dequalificato nel settore turistico: nella sola Provincia di Rimini quest’anno sono state più di 500 (dati Filmcams Cgil) le vertenze attivate per contenziosi in rapporti di lavoro stagionale nel settore turistico, la maggior parte di queste per recupero crediti dovuti a pagamenti non effettuati, mancato riconoscimento del lavoro straordinario e del corretto inquadramento rispetto alla mansione svolta. Molti sono anche i casi di denuncia sulle condizioni di lavoro, del riposo settimanale mai concesso. Il ‘lavoro grigio’ fa male al turismo così come gli impieghi alla ‘spina’ (poche ore ogni tanto) e quando non è qualificante per il lavoratore, è evidente che anche l’offerta turistica non sia all’altezza di una domanda in continua evoluzione.
- La raggiungibilità della destinazione turistica: non è possibile pensare che se la provincia di Rimini vuole tornare ad essere la meta prediletta delle vacanze estive, sia difficoltosa la sua raggiungibilità. Non si possono spendere cinque ore per arrivare da Milano a Rimini così come non è possibile avere un aeroporto che esprima solo metà delle proprie potenzialità. Quest’ultimo infatti non muove le proprie politiche di sviluppo attraverso un pensiero comune di destinazione (con il territorio tanto per intenderci) e questo rappresenta un grande limite. Penso sia necessario aprire un tavolo con l’hub internazionale di Bologna e cominciare, sul serio, a pensare un sistema integrato aeroportuale, come sta avvenendo in parte con il sistema fieristici.
- La sicurezza: una destinazione che vede un’impennata di presenze durante la stagione estiva ha bisogno come il pane di uno stanziamento di forze dell’ordine importante. Alcuni episodi accaduti durante la stagione estiva, in particolare a Riccione dove anche se si è ‘spenta’ la movida notturna si sono verificati reati di droga, vandalismo e furti, fanno capire come anche la percezione della sicurezza rappresenti un fattore fondamentale nella vivibilità della destinazione turistica.
Marcella Bondoni
Responsabile Turismo PD Provincia di Rimini