La storia dell’Isola delle Rose diventerà un film. La notizia era stata anticipata a Maggio da Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema in occasione del festival La Settima Arte. Pochi giorni fa è arrivata la conferma, con una sorpresa non da poco. Rai Cinema è uscita di scena e al suo posto è subentrata Netflix, che distribuirà il lungometraggio in 190 paesi. Non si conoscono le motivazioni di questo cambio di programma, eppure la notizia annunciata da Del Brocco – che pure aveva anticipato che gli investimenti sarebbero stati tra i più importanti mai fatti – non era neppure orfana di alcune rivelazioni confermate negli ultimi giorni: a produrre il film sarà infatti la Groenlandia di Matteo Rovere (che è pure regista, reduce dal successo de Il Primo Re) per la regia di Sydney Sibilia (che ha diretto Smetto quando voglio), così come anticipato a Maggio.
Con l’ufficializzazione della notizia sono stati rivelati anche i nome degli attori che comporranno il cast e i luoghi in cui avverranno le riprese, che dovrebbero iniziare a breve. Ci saranno Luca Zingaretti, Fabrizio Bentivoglio e Matilda De Angelis, volti noti del cinema e della tv nostrana mentre l’ingegnere bolognese Giorgio Rosa sarà interpretato da Elio Giordano un nome non da poco del panorama teatrale, cinematografico e televisivo del Belpaese. Largo anche agli stranieri: ci saranno Thomas Wlaschiha (che ha recitato addirittura ne Il Trono di Spade, serie di successo a livello planetario) e François Cluzet (che ha recitato in un film cult come Quasi Amici). Insomma, un cast di tutto rispetto. Le riprese avverranno invece tra Bologna, Malta, Roma e, ovviamente, Rimini.
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Cast, produzione e regia. Si intravedono, Elio Germano, Sydney Sibilia, Fabrizio Bentivoglio, Matteo Rovere, Thomas Wlaschiha , François Cluzet, Matilda De Angelis,
La sceneggiatura dovrebbe essere originale; non sarà quindi tratta dalle numerose opere che hanno fin qui raccontato la vicenda, dal documentario di Roberto Naccari e Stefano Bisulli (“Insulo de la Rozoj – La libertà fa paura” 2009 , scritto con Giuseppe Musilli, autore anche del libro omonimo, e Vulmaro Doronzo), al libro di Walter Veltroni (“L’isola e le rose”, 2012), all’opera per bambini di Salvatore Primiceri (“La libertà del mare” illustrato da Ivan Zoni e dal riminese Luca Giorgi, 2017)
L’Isola delle Rose fu lo “stato indipendente” costituito e costruito su di una piattaforma dall’ingegnere bolognese Giorgio Rosa nel 1968 al largo della costa riminese (per la precisione, di fronte a Torre Pedrera) appena fuori le acque territoriali. Proclamata nazione indipendente il 1° maggio 1968, con una superficie di 400 metri quadrati, l’esperanto come lingua ufficiale ed emissione di francobolli, il caso suscitò grande scalpore e ogni sorta di illazione (compreso un immaginario complotto di potenze straniere) mettendo in grave imbarazzo le autorità italiane, ma insospettendo anche quelle jugoslave.
Infine il governo di Roma si decise a occupare la piattaforma con le forze di polizia; la struttura fu fatta saltare con cariche esplosive nel febbraio 1969. Ma per qualche tempo il suo relitto continuò a emergere dalla acque, finché furono le mareggiate dell’Adriatico a farlo sprofondare.