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Riccione, Delbianco, M5S: il comune “Non classificabile” su finanza investimenti e sviluppo

Il Consigliere M5S Andrea Delbianco, invia un suo commento e alcune sue considerazioni sul bilancio dell’Amministrazione Comunale, sulle scelte finanziarie e gli investimenti:

In portafoglio a Geat abbiamo oltre 10.000.000 di controvalore in euro di Azioni HERA SPA, sulle quali guadagniamo oltre il 250% considerano anche i dividendi incassati negli anni.

In passato la prima giunta Tosi procedette ad una parziale vendita, in quella fase (personalmente non ero in consiglio) palesammo il nostro disappunto come Movimento5Stelle.

Il prezzo in borsa sicuramente non esprimeva valori adeguati ai fondamentali di medio lungo termine dell’azienda. 

Oggi però tutto cambia, pensate che dai minimi toccati nel 2012 mediamente intorno ad 1 euro per azione oggi titolo si sta attestando intorno a 3,75 € circa.

Prima in commissione ad assessore e dirigenti al bilancio, poi in consiglio comunale, ho suggerito di vendere prudenzialmente una parte in modo graduale nelle prossime settimane.

Il titolo potrebbe ancora salire, ma anche subire una correzione fisiologica dopo un rialzo così poderoso.

Occorrerà tenere in considerazione alcuni parametri tecnici che sarebbe troppo lungo spiegare in questa sede, onde evitare di essere penalizzati troppo in termini di prezzo.

Guardando gli scambi giornalieri del titolo occorreranno alcune settimane se si volesse vendere un 30% 40% del pacchetto azionario.

Sono circa10 anni che il titolo sale!

Il Sindaco ha accolto favorevolmente questa sollecitazione, ma vorrei ricordare in questa sede 4 gg dopo le mie dichiarazioni in commissione, i Comuni di Bologna, Castelfranco Emilia, Maranello, Montefiorino, Palagano, Pavullo nel Frignano e Ravenna Holding S.p.A., Rimini Holding S.p.A., aderenti al patto parasociale sottoscritto da 111 azionisti il 26 giugno 2018 hanno ceduto n. 14.426.407 azioni ordinarie, circa l’1% del capitale. attraverso una procedura accelerata di raccolta ordini riservata ad investitori qualificati in Italia e ad investitori istituzionali all’estero. Il ricavato complessivo è pari a 53,5 milioni di euro, per un prezzo unitario di 3,71 euro circa.

Probabilmente gli Advisors delle amministrazioni di cui sopra sono giunti alle stesse nostre conclusioni.

Non crediamo sia una coincidenza, anzi una conferma che sarebbe meglio iniziare ad agire.

Riccione ha bisogno di ripartire soprattutto con investimenti in riqualificazione della città e nella creazione di infrastruttura adeguate e necessarie al suo sviluppo, necessarie a stimolare e trainare il privato.

Da troppo tempo aspettiamo, cogliamo con favore le dichiarazioni del sindaco quando dice che vorrà impiegare queste risorse o parte di esse per la realizzazione del nuovo porto.

Capiamo perfettamente che il bilancio comunale sia incastrato da regole contabili che non liberano risorse per investimenti, ma allora?

Come pensavano di sostenere il piano incredibile di opere pubbliche presentato con il “Documento unico di programmazione”?

  • Vendendo immobili comunali in un mercato asfittico, al 40% del valore inserito nel documento di cui sopra? (si veda il caso della ex CGIL) sconto pari al 40% ed era no dei pezzi pregiati.

Pensate che ancora mesi dopo l’insediamento della seconda giunta Tosi non era stata nemmeno iniziata una verifica dei valori con adeguate perizie!!

  • Incassando oneri di urbanizzazione sulle riqualificazioni?

Se questo era il piano ci pare che qualcosa sia andato davvero storto.

Probabilmente la differenza vera si sarebbe ottenuta davvero costruendo una task force che doveva presentare progetti seri di lungo termine per la città andando ad intercettare fondi e contributi made in Unione Europea.

Altre amministrazioni locali hanno intercettato milioni di euro in questa maniera, non cel le siamo meritati?

Sul Capitolo investimenti e sviluppo… Credo proprio che in 5 anni Riccione si possa definire non classificabile”.

Andrea Delbianco, M5S

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