Sequestro monster di quasi 60.000 litri di vino in un’azienda vinicola che ha sede sui colli riminesi. E’ quello portato a termine dai Nas di Bologna nel corso delle attività di controllo svolte in Regione negli scorsi giorni.
Nei dettagli, i Carabinieri del Nucleo Ambientale hanno accertato in azienda l’omessa notifica di un deposito utilizzato per la conservazione promiscua di diversi alimenti, il mancato aggiornamento degli atti autorizzativi per la variazione del legale rappresentante, l’esercizio abusivo dell’attività di ristorazione esercitata in locali non notificati, la detenzione in cantina di prodotti vietati: i sigilli sono stati posti oltre che sui 59.247 litri di vino anche su 584 kg di alimenti vari e zucchero.
Lo ‘zuccheraggio’, un procedimento enologico mediante il quale si aumenta la gradazione alcolica dei vini con l’aggiunta di saccarosio, è una pratica utilizzata per aumentare la gradazione alcolica, molto meno costosa dell’impiego del mosto d’uva concentrato ma vietata dalla legge. La normativa nazionale di riferimento per la produzione e commercializzazione dei prodotti vinosi considera la pratica dello zuccheraggio al pari di una sofisticazione.
Sequestrate anche 15.376 bottiglie da 0,75 lt. di vini di diverse tipologie per un valore complessivo (che comprende anche il resto del materiale sequestrato) di oltre mezzo milione di euro. Infine sono state elevate sanzioni amministrative di circa 10.000 euro ai titolari dell’azienda i cui locali sono stati posti sotto sequestro.
Nello stesso ambito i Nas hanno posto sequestro anche i locali di un’azienda vinicola di Ferrara.
