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Rimini, le mani di Kawasaki sulla “nostrana” Bimota?

Il gruppo Kawasaki potrebbe presto acquisire Bimota, la storica casa motociclistica riminese fondata da Valerio Bianchi, Giuseppe Morri e Massimo Tamburini nel lontano 1966. Più che di una notizia – a voler essere precisi nei dettagli – si tratta di un rumor lanciato dalla rivista Yesterbike e che sta facendo il giro di alcune delle più autorevoli riviste specializzate, sia italiane che estere, ed è stato rilanciato anche dal quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport. Quindi, in sostanza, non si tratterebbero di ipotesi campate per aria.

La base operativa di Bimota si trova  ancora a Rimini nella zona artigianale del Villaggio Primo Maggio. La storia dell’azienda comincia di fatto nel 1966 su iniziativa dei tre fondatori che decidono di chiamarla con le iniziali dei loro cognomi. Nei primi anni, la produzione di moto non è contemplata. Il sodalizio si dedica al settore degli impianti di riscaldamento e condizionamento, poi la passione di Massimo Tamburini – come noto già legato al mondo delle due ruote – e degli altri e due prende il sopravvento. Nel 1971 parte la produzione di componenti per motociclette poi qualche anno più tardi nel 1975, largo alla produzione di veri e proprio modelli. Che si avvalevano di una motorizzazione esterna “firmata” Kawasaki, Honda, Suzuki, talvolta Gilera.

Uno dei “bolidi” Bimota in occasione di una recente mostra dedicata alla casa motociclistica a Rimini

Nel 1990 quasi vent’anni dopo l’inizio dell’avventura nel mondo motociclistico viene commercializzata la “Tesi”, che riscontrò un notevole successo. Al posto della classica forcella il modello poteva vantare un forcellone  che permetteva di separare le  funzioni di sterzo e di sospensione.

Fu l’ultimo ruggito cui seguirono anni di declino che portarono all’inizio degli anni 2000 alla vendita del marchio all’imprenditore milanese Sergio Robbiano, uomo di fiducia di Massimo Tamburini e poi, nel 2013 agli imprenditori svizzeri Marco Chiancianesi e Daniele Longoni. Che alla Gazzetta dello Sport hanno risposto con un secco no comment alla richiesta di delucidazioni sui rumor che si stanno diffondendo giorno dopo giorno sul futuro della moto.

Intanto pare che verrà presto convocata a riguardo una conferenza stampa. E chissà che non arrivi il fatidico annuncio a conferma di tutto.

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