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Rimini: niente scontrino, scatta chiusura per minimarket e lavanderia

Tre e sei giorni di chiusura per la reiterata mancata emissione dello scontrino fiscale. I due provvedimenti emessi dall’Agenzia delle Entrate sono scattati – a seguito dei verbali compilati dai militari della Guardia di Finanza di Rimini per la mancata emissione del documento fiscale – a carico di un minimarket, gestito da un cittadino egiziano, residente nel riminese, e di una lavanderia, condotta da un cittadino italiano.

Nei confronti del minimarket il provvedimento è stato adottato per effetto di quattro violazioni commesse nell’arco di un quinquennio: mancata emissione di 5 scontrini fiscali. Per quanto concerne la lavanderia, le violazioni in materia di rilascio dello scontrino fiscale sono state 8, in giorni diversi, nell’arco dei 5 anni. Ad eseguire i provvedimenti sono state le pattuglie dei finanzieri del Gruppo di Rimini quotidianamente impegnate nell’attività di controllo economico del territorio.

Finora quest’anno, per quanto riguarda il solo controllo sul rilascio dello scontrino e della ricevuta fiscale nella provincia di Rimini, i finanzieri hanno verbalizzato 782 casi di mancata emissione del documento fiscale a fronte dell’incasso di corrispettivi dai clienti, che sarebbe avvenuto in nero senza l’intervento delle fiamme gialle, per un importo complessivo pari a oltre € 125 mila.

Attraverso l’esecuzione di questi controlli di polizia economico – finanziaria è stato possibile individuare, solo nell’anno in corso, 4 evasori totali (un albergatore, un barbiere, un commerciante di chincaglieria e bigiotteria ed un ambulante); si tratta, infatti, di soggetti sorpresi dai finanzieri del Gruppo di Rimini a svolgere la loro attività senza emettere lo scontrino o la ricevuta fiscale, che hanno pure omesso totalmente di ottemperare all’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale dei redditi.

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