La fuga del sessantenne napoletano evaso dai domiciliari che qualche giorno fa aveva minacciato con coltelli ed una sega elettrica medici ed infermieri di una clinica di Morciano di Romagna è finita. I Carabinieri della Tenenza di Cattolica lo hanno arrestato nei pressi di Via Trento, dove abita, nella mattinata di oggi. In realtà il soggetto era stato già arrestato e ricoverato per le cure. Subito dimesso, una volta tornato a casa, agli arresti domiciliari, aveva ripreso “l’abitudine” alla violenza prendendo come bersaglio sua moglie.
Aveva preteso dalla donna le chiavi dell’auto e al suo rifiuto non aveva esitato a prenderla e a botte e a insultarla, fino a minacciare di ammazzarla. Erano le sette del mattino del primo agosto quando lei, una sessantunenne aveva chiesto aiuto ai Carabinieri di Cattolica. I militari immediatamente intervenuti aveva così arrestato G. L., 60enne napoletano, da tempo residente nella Regina, pregiudicato. L’esagitato era ancora in casa, dove erano ben visibili i segni della sua furia.
La moglie era dovuta ricorrere alla cure dell’ospedale Cervesi, dove le è stata diagnosticata una prognosi di 10 giorni a causa delle percosse ricevute. I Carabinieri hanno poi accertato che non si trattava affatto del primo episodio del genere: la donna da tempo veniva maltrattata e picchiata. Il pregiudicato dopo aver passato la notte in guardina è stato processato per direttissima dal tribunale di Rimini e relegato ai domiciliari presso la caritas di Cattolica. Il 60enne napoletano non ci è mai arrivato. Una storia infinita con la famiglia preoccupata per la propria incolumità.