Si è svolta nella serata del 6 agosto con partenza da Piazzale Fellini per poi proseguire sul lungomare la marcia per i diritti umani contro lo sfruttamento. Erano tanti i cittadini che hanno voluto esserci, circa 400 persone con esperienze, culture e religioni diverse.
Oltre ai cartelli e slogan contro il razzismo, l’iniziativa ha cercato anche di sensibilizzare sul tema “della produzione del cibo e dei vestiti, ma non sono soltanto i migranti e le migranti che lavorano nei campi i nuovi schiavi di oggi. Anche gli operai e le operaie del settore logistico e gli operatori e le operatrici del settore turistico- si legge nel manifesto di Fridays For Future Rimini- vengono sfruttati e non adeguatamente retribuiti. Dietro le offerte continue di prodotti sempre più economici e con tempi di consegna brevissimi, si celano centri di smistamento dove le persone lavorano a ritmi insostenibili. Nel settore turistico, dove i contratti prevedono il giorno di riposo, in realtà si lavora sette giorni su sette e gli imprenditori pagano una parte dello stipendio in nero pur di non pagare un altro dipendente”.
Durante la manifestazione sono stati ricordati Bafodè, Ebere e Romanus, morti lo scorso anno nel foggiano, ma passati anche per Rimini.
La manifestazione si è svolta senza nessun incidente. Qualche problema di traffico e qualche contestazione di fronte al Grand’Hotel.
Davanti al Grand’Hotel