“Lo so, la strategia della Lega e dei suoi esponenti è sempre quella: cercare un colpevole e sviare l’attenzione dal cuore dei problemi. E fanno così anche quando il colpevole non c’è, anche quando il loro modo di fare serve solo a coprire la loro inconsistenza. Ma se l’assessore del Comune di Riccione, nonché deputato della Lega, Elena Raffaelli, pensa di cavarsela così, sbaglia di grosso”. Con queste parole al vetriolo l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini ha rispsoto alle accuse che l’assessore Elena Raffaelli gli ha rivolto a proposito dei divieti di balneazione dei giorni scorsi in alcuni punti della Riviera. Divieti che oggi sono stati revocati.
“C’è un punto sul quale speravo si potesse concordare tutti: le leggi che ci sono, si rispettano. Ed quello che la Regione Emilia-Romagna fa da sempre. Poi si può dire che ci sono leggi dello Stato che andrebbero modificate, come ad esempio quella di cui stiamo parlando. Ma chi è che siede in Parlamento, che può modificare le leggi, io o l’assessore leghista di Riccione? E che mi dice, sempre l’assessore di Riccione che siede in Parlamento, della proposta delle Regioni di modifica della legge sui campionamenti, che giace da mesi sui tavoli del Governo? Vogliamo parlare di cose serie, oppure vogliamo rimanere sempre in modalità comizio elettorale? Perché se è così – al di là del suo impegno parlamentare complessivo – al momento però non mi vengono in mente particolari provvedimenti o iniziative dell’onorevole Raffaelli che abbiano poi avuto una ricaduta concreta per l’Emilia-Romagna”.
“Sorvolo poi– affonda Corsini- su affermazioni surreali del tipo ‘Quando la Lega governerà la Regione’ e via di questo genere, che denotano l’incapacità di distinguere tra ruoli istituzionali, come ad esempio fare l’assessore comunale, e toni da comizio elettorale. Per quanto mi compete, ho già convocato un tavolo di lavoro con Arpae e Servizi sanitari regionali per capire se vi possano essere possibilità di miglioramenti, a livello locale, della norma”.
“Ma il problema della legislazione sui campionamenti delle acque di balneazione– conclude l’assessore Corsini- è nazionale. Se alla Lega non va bene la legge che c’è, la cambi in Parlamento. Tutto il resto, sono chiacchiere”.
Immediata la risposta dell’On Raffaelli all’assessore Corsini
“L’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini non ha gradito. E lo capiamo. Peggio di così non poteva fare. L’invito che gli rivolgo è quindi quello di preoccuparsi della sua attività più che della mia: l’insediamento di un Tavolo con Arpae e con i competenti servizi sanitari, infatti, sarebbe dovuto avvenire già il primo giorno del suo mandato se davvero l’economia balneare e il turismo fossero stati al centro dell’interesse delle politiche regionali. Ma di più, l’assessore sembra non conoscere neppure la norma. La tempistica dei divieti di balneazione (nella fattispecie le 48 ore) è indicata esclusivamente nella delibera della Giunta regionale e non nel Decreto legislativo di riferimento, il 116/2008, e neppure nei decreti attuativi. Risulta quindi ancora più grave il giochino di Corsini di scaricare responsabilità sul Governo nazionale quando le modalità operative spettano alla Regione. C’è poi da aggiungere che il testo di modifica del decreto legislativo non è stato né presentato, né discusso con i territori, fatto piuttosto grave se pensiamo che il provvedimento riguarda la salute pubblica e che i sindaci rivestono il ruolo di autorità sanitaria del territorio di competenza. L’inconsistenza alberga dunque in quel PD che non affronta i problemi e, soprattutto, non ascolta i territori, creando, come accaduto in questi giorni, gravi danni al comparto turistico. Si sa, la Romagna è buona da essere spremuta fin quando non scoppia la bomba mediatica, dopo la quale è difficile correre ai ripari scansando gli errori.”
“Oggi gli operatori, continua l’onorevole, stanno affrontando danni incalcolabili determinati dalla superficialità delle politiche regionali che hanno come unico artefice la classe dirigente del Partito democratico. Piaccia o non piaccia a Corsini, a cui ricordo che saremo destinati ad un inesorabile declino se l’amministrazione regionale non cambierà fisionomia, idee, progetti e programmi. E l’unica scelta per cambiare registro sarà quella di optare per il pragmatismo e le politiche del fare della Lega. Da ultimo, ricordo che il Comune di Riccione sta ancora aspettando la risposta alla richiesta di un incontro urgente, datata 17 giugno, inviata allo stesso Corsini e agli assessori regionali all’Ambiente e alla Sanità proprio su questi temi. Corsini ha quindi più fronti su cui riflettere prima di replicare”.