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Mare, calano i batteri ma non le polemiche tra Rimini e Riccione

I divieti di balneazione imposti in 19 punti della Riviera romagnola sono oramai in predicato di essere sospesi. Nella giornata di domani, in mattinata, Arpae comunicherà i risultati delle analisi effettuate ieri. Quelli  intermedi hanno già confermato che i livelli delle concentrazioni dei batteri escherichia coli ed enterococchi sono rientrati nella norma. Sull’onda mediatica di un caso che ha fatto letteralmente il giro del Belpaese non si placano le polemiche. Da una parte i bagnini sono sul piede di guerra per il danno di immagine e puntano il dito contro i rilevamenti effettuati durante un divieto di balneazione già vigente a causa dell’apertura degli scarichi a mare delle acque fognarie, dall’altra l’amministrazione riccionese ha chiaramente attaccato gli altri territori mettendo le mani avanti. Insomma se i due punti di Fogliana Marina e Rio Asse del Sud sono stati soggetti alle ordinanze di divieto “non è colpa di Riccione”.

A suonare la carica è l’assessore Stefano Caldari con un post su Facebook: “In merito al temporaneo divieto di balneazione in diversi punti della riviera, da Rimini a Cattolica, come già comunicato da HERA, nel tratto di litorale del comune di Riccione non c’è stata alcuna apertura di paratie con conseguente sversamento in mare. Le cause di questa particolare situazione sono da ricercare nei tratti di territorio dove, al contrario, le vasche sono state aperte e liberate.Nonostante i proclami e nonostante le foto di copertina, si continua a riversare tutto in mare creando problemi, per via delle correnti, anche a chi, come noi, sta portando avanti un percorso virtuoso di separazione delle reti e non ha avuto sforamenti o aperture”. Il riferimento a Rimini, seppur velato, è più che tangibile.

Nel primo pomeriggio – va detto – Hera aveva diffuso una nota alla stampa in cui comunicava che “nonostante gli importanti volumi generati dalla pioggia nella rete nera, non è stato necessario registrare sfiori nè da parte degli impianti di sollevamento nè dall’impianto di depurazione“.

La risposta dell’amministrazione riminese non si è fatta attendere ed è arrivata per bocca dell’assessore Anna Montini: “Le correnti vanno da Rimini verso Riccione e da Riccione verso Rimini e molte delle acque di balneazione non a norma, anche nei comuni limitrofi, sono prossime alle foci dei fiumi“.

L’assessore ha poi voluto smorzare i toni spiegando che “è in via di definizione un tavolo tecnico con l’amministrazione riccionese , i vertici dell’autorità sanitaria ed Arpae per mettere appunto un meccanismo di rilevamento dei dati più rapido di quello a cui siamo abituati“.

Nel frattempo si attende la sospensione dei divieti di balneazione e forse la fine di un circolo mediatico troppo severo nei confronti della Riviera Romagnola.

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