Incentivi e flessibilità a Rimini per gli interventi di recupero e riqualificazione: si è discusso del centro storico, dell’ambito del consolidato residenziale, di quelli turistico, produttivo e degli ambiti di riqualificazione nella seduta della III commissione che questa mattina ha proseguito l’approfondimento sulla variante al Rue che sarà sottoposta al voto del Consiglio Comunale.
Uno dei focus riguarda l’ambito del centro storico. L’aggiornamento dello strumento urbanistico pone le basi per consentire in centro una maggiore flessibilità di intervento per destinazioni residenziali e commerciali. Si tratta di misure che consentono ad esempio la realizzazione di parcheggi interrati, e altre che, combinate con una modifica della cartografia del Rue su cui è in corso un approfondimento, che rendono più flessibili gli interventi sulle sagome esterne e sulle aperture.
Un dato sul centro storico: dall’ultimo bollettino demografico (2018) emerge come per la prima volta dal 1922 il quartiere 1 abbia superato gli oltre ventimila residenti (20.264). E’ quello che ha fatto registrare il tasso di crescita più consistente (+1,7%). Questa crescita è il primo effetto dell’attuazione del nuovo PSC e Rue introdotti nel 2016, che ha introdotto i frazionamenti delle grandi unità immobiliari (oltre che degli interventi di riqualificazione del centro).
Previste anche azioni volte all’insediamento di attività commerciali nel centro storico tramite un apposito piano di valorizzazione commerciale che, ai sensi della legge regionale, dovrà essere portato avanti dall’amministrazione e la cui redazione è già in corso.
Questa azione si integra con quelle previste nel pacchetto imprese, cinque azioni che comprendono il sostegno alla fase di avviamento delle start up di impresa di nuova costituzione o di nuovo insediamento con contributi per gli importi versati a titolo di TARI, di COSAP; rinegoziazione degli affitti degli immobili ad uso commerciale, riattivazione dei locali sfitti, contributi a botteghe storiche e sostegno alle edicole per trasformarsi in “punti digitali”.
Uno dei principali gli obiettivi della vigente pianificazione è l’incentivazione al recupero del patrimonio edilizio esistente fondato sul principio dello sviluppo sostenibile. Per quanto riguarda l’ambito del consolidato residenziale, si propone l’applicazione di incentivi dal 5% al 10% per una serie di interventi destinati alla riqualificazione e alla sostenibilità, dalla rimozione delle barriere architettoniche al miglioramento sismico.
Gli incentivi interesseranno anche l’ambito turistico, con parametri graduali dal 5% al 20% per chi interviene con opere di recupero e riqualificazione energetica e una maggiore flessibile per la destinazione d’uso, con un’attenzione alla tutela e valorizzazione delle aree di prima fascia.
La variante al Rue coinvolge anche i villini storici, aprendo alla possibilità di convertirli anche in residenza al fine di impedirne il depauperamento edilizio e tutelarne il valore storico.