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Rimini, “Mediterraneo”: l’Oscar di Salvatores agli Agostiniani

Nella serata di oggi mercoledì 24 luglio alle ore 21:30, presso la Corte degli Agostiniani, verrà proiettato il film premio Oscar Mediterraneo (96’, ITA 1991) del regista italiano Gabriele Salvatores, in occasione della rassegna Cinema sotto le stelle che si terrà fino al 25 agosto.

Grecia, Seconda guerra mondiale. Un manipolo di scanzonati soldati italiani, guidati dal tenente Montini (Claudio Bigagli), viene mandato a presidiare una sperduta isoletta nel Mediterraneo. Gli abitanti del luogo, dopo un’accoglienza fredda e diffidente, sono sempre più coinvolti dallo spirito goliardico dei militari: tra sfide calcistiche, tresche amorose e feste ricorrenti la permanenza sull’isola si rivela una parentesi densa come una vita intera.
Finito il presidio, infatti, non tutti i soldati decideranno di tornare a casa.

Ultimo capitolo della Trilogia della fuga di Salvatores, dopo Marrakech Express (1989) e Turné (1990), Mediterraneo è mosso dal pensiero del filosofo francese Henri Laborit: «in tempi come questi la fuga è l’unico mezzo per mantenersi vivi e continuare a sognare», che ritorna anche nella didascalia finale con un’esplicita dedica «a tutti quelli che stanno scappando».

Commedia dal retrogusto amaro, divenuta l’opera-manifesto dei rimpianti e delle insicurezze della generazione cui appartengono sia il regista e l’affiatato cast (fra cui Diego Abatantuono, Claudio Bisio e Giuseppe Cederna).

Passati ormai i “politici” anni Settanta, lo Stato dimentica i suoi uomini in una sorta di limbo senza collegamenti con l’esterno. Ma è vero anche il contrario: come troppo spesso è accaduto nella storia italiana, gli italiani rinunciano a combattere per il proprio Paese, sopraffatti da un sentimento d’inevitabile decadenza.

Il film è girato nella isola greca di Castelrosso (Megisti), a sud-est di Rodi, è si è aggiudicato l’Oscar come miglior film straniero nel 1992, tre David di Donatello (film, montaggio e suono in presa diretta) e Nastro d’argento al regista del miglior film.

Edoardo Bassetti

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