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“Vaccinare tutti i bambini non serve”: a Rimini l’onda arancione per la “Libertà di scelta”

Ed ecco l’onda arancione invadere Rimini. Non tifosi della nazionale femminile olandese che ha appena eliminato le nostre azzurre, non sarebbe davvero il caso. Ma è il popolo per la “Libera scelta”. Quelli che non vogliono essere chiamati No Vax, ma che intendono decidere da soli se vaccinare o no i propri figli.

Sono arrivati da tutta Italia e hanno riempito mezza piazza Cavour. Circa 2 mila persone, ma forse anche di più contando chi ha cercato refrigerio nella Vecchia Pescheria o ristoro in un locale. Non comunque i 4 mila per cui la piazza era stara prenotata. Sono in stragrande maggioranza giovani famiglie, moltissime con bambini piccoli a seguito e anche piccolissimi in braccio. Dai passeggini spuntano secchielli e palette, molti hanno evidentemente approfittato della bellissima giornata per andare al mare prima di manifestare.

“Oggi 29 giugno 2019 a Rimini scriviamo una pagina di storia!”.

Una manifestazione che ha tutti i crismi dello show perfettamente calibrato. Servizio d’ordine in completo nero e auricolare. Sul palco allestito sulle scale del palazzo dell’Arengo, un ragazzo e una ragazza si scambiano i ruoli di presentatore e spalla. Interventi mai troppo lunghi, momenti clou sottolineati dal rullo di tamburo,diapositive e video . Fra questi, anche interventi registrati di chi invece era annunciato di persona, come “il miglior virologo del mondo, candidato al Nobel”, il professor Tarro.

Fra gli interventi in carne e ossa, invece, molto corposo quello di David Graviccioli, ex direttore artistico dell’emittente romana Colors Radio licenziato per le sue posizioni sui vaccini. E’ lui che paragona il decreto Lorenzin alle leggi razziali di Mussolini. Come del resto la classe dei medici italiani che “nel 1938 ha lasciato che i colleghi ebrei fossero espulsi e oggi permette che bambini sani siano espulsi dalle scuole”.

Nessuno c’è l’ha con gli “ultra-vax”, come viene definito il resto del mondo: “Chi vaccina è e deve essere il nostro alleato”. Perché loro non sono contro i vaccini, ma per la “medicina personalizzata,  questo dice la scienza”. E “dispiace per quel povero ragazzo”: un solitario contestatore subito allontanato dalla piazza con il suo cartello. “Una vittima dell’ignoranza, vorremmo fosse rimasto con noi”.

A rendere gli onori di casa, Claudio Simion, presidente del Comilva, che da anni si batte per la causa: “Per noi Rimini è la casa. Non dobbiamo mollare o aspettarci qualcosa da qualcuno”.

Il qualcuno in questione sono principalmente i partiti di governo, Lega e MoVimento 5 Stelle. Pd e Forza Italia sono semplicemente “i nostri nemici”, ma i partiti di Salvini e Di Maio sono bollati come “traditori” già sui cartelli. E poi dal palco: “In campagna elettorale stavano con noi, poi una volta al potere hanno lasciato il decreto Lorenzin così come stava. Ma noi li abbiamo puniti alle ultime elezioni e continueremo a farlo”.

“Noi non  odiamo tutti i ministri della salute. Certo, odiamo Beatrice Lorenzin, odiamo Francesco De Lorenzo e odiamo la peggiore in assoluto, Giulia Grillo. Voi tenetevi i vostri Palamara, noi ci teniamo Ferdinando Imposimato. E ci teniamo Tina Anselmi”. Il riferimento alla scomparsa parlamentare democristiana, che fu anche ministra della salute, è a una storia di attentati subiti dopo un tentativo di corruzione da parte di una casa farmaceutica. Storia riportata nella sua dimensione, del tutto differente dalla vulgata no vax, da Valentina Magrin, nipote della prima donna ad essere ministro della repubblica italiana, stanca di ritrovarsi la bufala postata sulla pagina Facebook che gestisce “in memoria di Tina Anselmi”.

Ma tant’è: “L’immunità di gregge non esiste – si scandisce dal palco – la ricerca l’ha dimostrato. Certo, non fa comodo dirlo”. E quindi non serve che tutti i bambini siano vaccinati: è un’altra delle “bugie che a forza di ripeterle diventano verità”. E giù frecciate a Roberto Burioni, “la rockstar della Valmarecchia”, “l’illuminato di Verghereto”, “l’immunologo da serata televisiva”.

Il quale risponde su Facebook: “La brutta notizia è che i cavernicoli ignoranti ed egoisti si sono dati appuntamento oggi alle 17 in piazza Cavour a Rimini. La bella notizia è che sono quattro gatti. Un fiasco colossale. Eccovi la foto scattata in questo momento. Grande disappunto del virus del morbillo. PS: nessuno mi ha salutato, avrei potuto invitarli a cena visto il numero. 🙂”.

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