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Il cantautore riminese Elia Pazzini: “Io bocconiano, ma la musica è il mio destino”

“Your Fate”. Si chiama così l’ultimo singolo del 28enne riminese Elia Pazzini. E la musica è proprio nel destino di questo giovane cantautore che, tra le altre cose, è laureato anche in Economia e Management alla Bocconi di Milano. A questo artista che vive a Santarcangelo, con i piedi ben piantati a terra, abbiamo chiesto qualcosa in più sulla sua passione per questo mondo fatto di canzoni e note.

Elia Pazzini

Elia, quando ti sei innamorato della musica?

«Non è andata proprio così! Non c’è stato un momento dove mi sono innamorato della musica, c’è stato un momento in cui la musica mi ha salvato da ambienti e situazioni e persone che mi stavano spegnendo a poco a poco».

Quando, invece, hai capito che sarebbe stata la tua strada?

«Immediatamente, mentre producevo il mio primo pezzo! Ho sentito così tanta passione  nel veder prendere forma  un’opera d’arte come una canzone, che ho capito di non potervi più rinunciare».

Hai un genere a cui fai riferimento?

«Il mondo del pop in generale, da quello originale di Michael Jackson a quello più moderno di artisti contemporanei. Ci vedo dentro l’evoluzione della cultura, dei gusti e dei desideri delle persone!».

Suoni anche qualche strumento oltre a cantare le tue canzoni?

«Suono il pianoforte ma non così bene a dire il vero! Scrivo io le mie canzoni, partendo dal pianoforte oppure spesso a cappella. A volte mi ritrovo a cantare melodie inventate che poi registro col cellulare, da queste idee nascono le mie canzoni».

Parlami del tuo singolo “Your Fate”…

«È una traccia di grande impatto, per il suo essere allo stesso tempo classica e innovativa. Il brano ha melodie fluide ed efficaci, con l’aggiunta in questa occasione di un pizzico di R’n’B e di Soul alla composizione. L’arrangiamento è assolutamente innovativo, guidato da una dominante elettronica ma reso vitale e leggero da una perfetta integrazione con i principali strumenti acustici. Il risultato è una canzone piuttosto seducente, capace di rimanere interessante e di regalare nuovi stimoli anche dopo i primi ascolti».

Questo pezzo è autobiografico?

«Sì, come quasi tutte quelle che scrivo. Parla di una relazione travagliata e forse compromessa, ma che, vista la profondità dei sentimenti in gioco, lascia ancora spazio alla speranza.  Lei è tremendamente insicura e recita costantemente il ruolo della vittima, in quanto questa ormai è la dominante della sua personalità. Ciò le permette di non affrontare i propri errori e le mancanze, scaricando tutte le responsabilità su fattori esterni. Lui cerca di essere forte per lei, le dice che il supporto non le mancherà, ma la incita a prendersi la responsabilità per la sua felicità, in quanto né lui e nessun altro al di fuori di lei potrà risolvere i suoi problemi. La relazione di cui parlo, è rappresentata perfettamente dal videoclip che ho girato, dove insieme a Sania interagiamo all’insegna di destabilizzanti sbalzi d’umore, mostrando gran parte della vasta gamma delle emozioni umane,  in contrasto l’una con l’altra. Passione, tristezza, amore, compassione e rabbia si scontrano senza sosta in questo coinvolgente video musicale».

Quali sono o tuoi prossimi progetti?

«Nell’immediato futuro seguirò e lavorerò alla promozione di “Your Fate”, e realizzerò qualche cover interessante. Allo stesso tempo sto già lavorando a nuovi pezzi e quindi molto presto mi butterò in una nuova produzione, cercando di realizzare qualcosa di ancora diverso e sempre migliore».

Nicola Luccarelli

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