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Fallimento Cocoricò, Linus: “La gestione delle discoteche in Italia non è al top”

Nella mattina di oggi all’Hotel The Box di Riccione è stato presentato in anteprima il palinsesto dell’estate targata Radio Deejay e all’indomani della notizia del fallimento della società che gestiva la storica discoteca Cocoricò era inevitabile un commento sulla vicenda che ha lasciato con l’amaro in bocca gli amanti della movida e del mondo della notte rivierasco. “La Chiusura del Cocoricò è una sconfitta per l’universo delle discoteche e l’industria del divertimento“. Per il direttore artistico di Radio Deejay, tuttavia, le cause all’origine dell’agonia della celebre discoteca trovano spazio in un copione ben preciso e all’italiana. “In Italia le discoteche non sono gestite al meglio. Basta pensare al fatto che l’ingresso avviene a sottocosto. Facile pensare al fatto che certi imprenditori si indebitino e non poco“.

In Riviera i paradigmi del divertimento stanno cambiando e non poco. Altro che terra di discoteche. Le piste da ballo sono sempre di meno in scia a una parabola discendente che portato con motivazioni ben diverse alla chiusura dei vecchi templi della movida. Dal Paradiso al Velvet, passando per il Bandiera Gialla. Sempre più riflettori accesi su eventi, grossi o piccoli che siano, come la Notte Rosa o i concerti di Radio Deejay in Piazzale Roma in agosto. “Certo c’è un meccanismo di compensazione”, hanno ribadito Linus e la sindaca di Riccione Renata Tosi.  Che  precisa: “Se per il Cocoricò arrivasse una nuova proposta imprenditoriale e professionale, noi al Comune saremmo assolutamente disponibili al dialogo”. 

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