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A Ecomondo gli studenti della “Franchini” per fare impresa fin da ragazzi

INTRAP(P)RENDERE GREEN… FIN DA RAGAZZI

Diverse scolaresche delle scuole elementari, medie e superiori del territorio in questi giorni stanno facendo  visita agli stand di Ecomondo. Tra queste, anche alcune classi della scuola media Franchini di Santarcangelo di Romagna – che hanno preso parte a Intrap(p)rendere Green: un percorso didattico attraverso le discipline e il laboratorio, per conoscere l’ambiente, scoprire lo sviluppo sostenibile, fare impresa fin da ragazzi – che hanno incontrato rappresentanti di Corepla e di Comieco dai quali hanno appreso come fare correttamente la raccolta differenziata. I ragazzi hanno quindi visitato la mostra “ExNovoMaterials” e hanno così potuto toccare con mano l’innovazione realizzata da alcune start up nel campo dell’agricoltura, della bioedilizia, della cosmesi, della nautica, dell’abbigliamento.

IL GREEN MADE IN ITALY TROVA I SUOI CAMPIONI

Il recupero e la ristutturazione di un edificio storico secondo criteri ambientali e antisismici; una piattaforma tecnologica che ha realizzato 2 impianti di chimica verde per la riconversione ambientale di Porto Marghera; una innovativa traversa ferroviaria “riciclata” anti-rumore e vibrazioni. A tre realtà produttive della green economy è stato assegnato oggi a Ecomondo il Premio Sviluppo Sostenibile 2016, arrivato quest’anno all’ottava edizione. I

l Premio, cui è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica, è promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e da Ecomondo, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, ed è assegnato a quelle imprese che fanno della qualità ambientale un driver di sviluppo e si sono distinte per la realizzazione di progetti che producano rilevanti benefici ambientali, abbiano un contenuto innovativo, effetti economici e occupazionali positivi e le cui realizzazioni siano facilmente replicabili. I vincitori di questa edizione, individuati all’interno di tre categorie – edilizia green, energia da fonti rinnovabili, start up della green economy – sono la Fondazione per l’istruzione agraria in Perugia, per il recupero e la ristrutturazione dell’edificio storico delle scuderie settecentesche della Rocca medievale di Sant’Apollinare di Marsciano (PG) con un complesso e integrato intervento di restauro architettonico, consolidamento statico per adeguamento sismico, efficienza energetica e valorizzazione; la Veritas spa di Venezia, per la realizzazione del Green PropulsionLaboratory, piattaforma tecnologica che ha realizzato due primi impianti prototipo di chimica verde per la produzione di biocarburanti quali iniziative per la riconversione industriale di Porto Marghera e Greenrail di Roma, che ha realizzato  l’innovativa traversa ferroviaria Basic, in calcestruzzo rivestito con materiale composito, fatto con plastica riciclata e gomma ricavata da pneumatici fuori uso. Accanto ai tre vincitori, ci sono altre 27 aziende segnalate (9 per ogni settore) cui è stata consegnata una targa di riconoscimento.

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I RISULTATI DI FERROVIE DELLO STATO SUL FRONTE SOSTENIBILITA’

Ferrovie dello Stato ha presentato ad Ecomondo il Rapporto sostenibilità 2015. Un documento che conferma l’impegno per una mobilità sempre più sostenibile. In termini di produzione ferroviaria le performance registrate sono positive: sono stati trasportati 43,6 miliardi di viaggiatori-km (+2,6% rispetto al 2014), di cui 22,8 miliardi relativi al trasporto regionale (+2,8% rispetto al 2014) e 20,8 miliardi di viaggiatori-km relativi ai servizi long haul (+2,4% rispetto all’anno precedente) grazie soprattutto all’alta velocità. Nel corso del 2015 i viaggiatori trasportati dalle Frecce, infatti, sono stati circa 48 milioni, con un incremento del 6% rispetto al 2014. Il maggiore contributo all’ambiente si ricava dall’analisi degli impatti relativi ai servizi. I viaggiatori che nel 2015 hanno scelto il Frecciarossa tra Roma e Milano, per esempio, hanno fatto risparmiare all’atmosfera circa un milione di tonnellate di CO2, 10 tonnellate di PM10, 6000 tonnellate di NOx e 500 tonnellate di idrocarburi non metanici, che sarebbero state emesse se avessero viaggiato in auto.

COME ARCHIVIARE DISCARICHE E INCENERITORI

L’economia circolare e la gestione dei rifiuti sono state al centro di un convegno organizzato oggi a Ecomondo dall’Ordine degli ingegneri e presieduto da Mario Sunseri di Atia-Iswa Italia e Françoise Bonnet, segretario generale di ACR+, associazione di città e regioni per il riciclo e la gestione sostenibile delle risorse. Gli interventi si sono concentrati sulle implicazioni economiche e ambientali connesse all’applicazione dei principi dell’economia circolare a tutte le filiere industriali interessate. “Siamo convinti – ha detto Bonnet – che l’economia circolare creerà grandi opportunità. Non si tratta di ottimizzare i sistemi, ma di cambiarli: questo coinvolge autorità pubbliche, consumatori e imprese. A livello municipale e regionale, ci sono diverse leve su cui agire per ridurre il ricorso a discariche e inceneritori, ma è necessaria una volontà politica forte a tutti i livelli amministrativi”.

IN AUMENTO LA RACCOLTA DEI RAEE. “MA NON BASTA”

Nel 2015 in Italia sono state raccolte 249.254 tonnellate di Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, con un aumento di circa l’8% rispetto al 2014 (dati CdC Raee). Il dato è emerso nel corso del forum promosso oggi a Ecomondo da Assoraee – Associazione Recupero Rifiuti Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche di Fise Uire, in collaborazione con il Centro di Coordinamento Raee. Secondo l’associazione, l’aumento è consistente “ma non sufficiente al raggiungimento dell’obiettivo del 45% di raccolta sull’immesso al consumo fissato per il 2016, e dell’ancora più ambizioso target del 65% al 2019”. Per Assorae, il corrispettivo che gli impianti di recupero ricevono per il servizio di trattamento dei rifiuti deve tenere conto delle quotazioni correnti sul mercato dei materiali trattati, in calo in questi ultimi anni. Il presidente dell’associazione Giuseppe Piardi ha commentato positivamente l’accordo sul trattamento di questa tipologia dei rifiuti, con la previsione di un indice riferito alle quotazioni delle materie plastiche ottenute dal trattamento dei Raee: “Si va nella giusta direzione di garantire l’applicazione di standard di qualità del trattamento ai più alti livelli in Europa”.

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LA “CRESCITA BLU” NEL MEDITERRANEO

Unire sforzi e conoscenze dei paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo, per sviluppare la crescita sostenibile nei settori economici legati al mare. È l’obiettivo di BlueMed, iniziativa sostenuta dalla Commissione europea che punta a massimizzare gli effetti degli investimenti in ricerca. Se ne è parlato nel convegno “Research and innovation initiative for blue jobs and growth in the Mediterranean”, al quale ha partecipato, tra gli altri, Christian Patermann, “padre” della bioeconomia in Europa. “La realtà del Mediterraneo, da Gibilterra a Cipro, non è omogenea – ha detto – e contiene opportunità economiche che non hanno ancora espresso tutto il loro potenziale. Il lato negativo è che questa area sarà particolarmente colpita dai cambiamenti climatici: dobbiamo chiederci cosa è possibile fare per mitigarne l’impatto. BlueMed integra diverse attività di ricerca e unisce soggetti non solo appartenenti al mondo accademico, ma anche al mondo del business legato al mare e agenzie per la protezione ambientale. Si tratta di comunità che si conoscono poco tra loro: per questo è così importante una piattaforma che le metta in comunicazione”. Secondo Patermann, “l’Unione europea ha riconosciuto con molta chiarezza l’importanza della ‘crescita blu’, e sta investendo risorse su questo obiettivo”.

 

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