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Plastic Bank, quando i rifiuti si convertono in moneta di scambio: ecco come funziona

La lotta contro l’inquinamento plastico, ad oggi, può contare su un nuovo alleato che potrebbe dare un aiuto importantissimo nel corso di questa battaglia che va ormai avanti da diversi anni. Si parla di Plastic Bank, una vera e propria organizzazione che consente di monetizzare la raccolta dei rifiuti di plastica, dando soldi in cambio della loro consegna.

La “banca della plastica”, dunque, potrebbe diventare un sistema utile non solo per liberare il mondo da questi rifiuti, ma anche per creare una ricchezza concreta enorme. Una ricchezza che andrebbe a beneficio delle famiglie povere e disagiate, che otterrebbero così nuova dignità attraverso questa forma di raccolta. Ecco perché conviene andare a scoprire tutti i dettagli relativi a Plastic Bank.

Plastic Bank e la “parabola dei diamanti”

Il CEO di Plastic Bank David Katz ha di recente concesso una lunga intervista, all’interno della quale spiega per filo e per segno la genesi di questa idea. Un’idea che in apparenza potrebbe sembrare semplice, quasi banale, un po’ come una sorta di uovo di Colombo. Il tutto si spiega, per bocca dello stesso David, con la cosiddetta “parabola dei diamanti”. Immaginiamo di camminare su un tappeto di diamanti: milioni di pietre preziose che chiunque di noi può raccogliere. Se non esiste un negozio che li accetta come valuta, però, quei diamanti diventano al pari di spazzatura: inutili, senza alcun valore. Di conseguenza nessuno perderebbe tempo nel raccoglierli. Come sostiene Katz, con la plastica è la stessa cosa: se nessuno paga per la consegna, viene a mancare quell’incentivo economico tale da trasformarla non in un rifiuto, ma in un valore. Non a caso, si parla di un sistema che ha generato molte attenzioni, e che oggi viene sostenuto anche da fornitori di energia elettrica come Wekiwi, per esempio, che hanno capito l’importanza di questo sistema e che quindi hanno deciso di sposare la causa di Plastic Bank.

Un approfondimento sulla Banca della Plastica

Ambientale, sociale ed economico: questi sono i tre obiettivi di Plastic Bank. La raccolta dei rifiuti plastici e la loro consegna aiuterebbe a ripulire il globo, garantendo al tempo stesso un tornaconto economico stimato intorno ai 4 mila miliardi di dollari. Soldi che potrebbero annullare la povertà nel mondo, anche per un altro discorso: ad oggi l’80% dei rifiuti plastici proviene dai paesi disagiati, e basta questo per immaginare il potenziale in termini di ricchezza, se la plastica venisse accettata al pari di un “diamante”. Ad oggi Plastic Bank è già operativa in diversi paesi: la consegna dei rifiuti plastici può infatti avvenire presso i centri che si trovano per esempio ad Haiti e nelle Filippine, con un valore di 40 centesimi al chilogrammo.

La speranza è che Plastic Bank possa riuscire davvero nell’impresa di trasformare la plastica in diamanti, per il bene del pianeta e delle zone più disagiate.

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