Serrande chiuse al Mercatone Uno. Dipendenti e clienti lasciati fuori dai cancelli, sorpresi ed increduli. Ecco cosa sta accadendo nei 55 punti vendita del gruppo sparsi in tutta Italia a causa della sentenza di ieri del Tribunale di Milano che ha dichiarato il fallimento della proprietaria – da circa un anno – Shernon Group. Nella giornata di giovedì 30 maggio era atteso un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per studiare una strategia a salvaguardia di lavoratori e dipendenti.
Nei vari punti vendita – tra cui anche quello di Rimini sulla Tolemaide – i dipendenti stanno organizzando sit in di protesta.
Così la vicenda nei lanci dell’agenzia Ansa:
Shernon Holding, la società che gestiva punti vendita di Mercatone Uno, è stata dichiarata fallita. Lo rende noto la Filcams-Cgil di Reggio Emilia con una nota. Davanti a numerosi negozi chiusi giornata di presidi e sit-in dei lavoratori. Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio anticipa a lunedì 27 maggio il tavolo sulla vertenza al ministero. Tavolo, si legge “che servirà prima di tutto a salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti di Mercatone Uno, ma anche a fare chiarezza sulla responsabilità della proprietà nella loro gestione”.
I lavoratori di Mercatone Uno, storico marchio imolese dell’arredamento che accompagnò i trionfi ciclistici di Marco Pantani, sono venuti a conoscenza del fallimento via Facebook nella notte: “Non c’è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte dell’azienda”, ha spiegato Luca Chierici, segretario della Filcams di Reggio Emilia. Shernon Holding aveva acquisito i 55 punti vendita meno di un anno fa e circa un mese fa aveva presentato domanda di ammissione al concordato preventivo. Sono oltre 1.800 i dipendenti in tutta Italia.
Sono oltre 500 le aziende fornitrici coinvolte dalla vicenda della Mercatone Uno, che vantano crediti non riscossi per circa 250 milioni di euro. Di fronte alla sentenza di fallimento, l’Associazione Fornitori Mercatone Uno rende noto di seguire attentamente “il percorso giuridico che si evolverà, soprattutto per capire le conseguenze tra questo fallimento e il procedimento di amministrazione straordinaria del Gruppo Mercatone, al fine di tutelare i crediti dei propri associati e i livelli occupazionali”.
I fornitori, ha dichiarato William Beozzo, direttore dell’Associazione, “hanno sempre manifestato a tutti gli organi competenti le proprie perplessità sull’operazione con Shernon Holding. Sono stati persi altri 8 mesi e ulteriori risorse finanziarie. Ricordiamo che in gioco non ci sono solo i 1.860 dipendenti del Gruppo, a cui mandiamo tutta la nostra solidarietà, ma anche tutti i dipendenti delle nostre aziende, un indotto che coinvolge in Italia quasi 10.000 persone”.
“Sono allibito.1.800 lavoratori dell’ex Mercatone Uno apprendono di notte e via Facebook del fallimento della Shernon Holding e della chiusura dei punti vendita in Italia. Dalla sera alla mattina ci si ritrova senza lavoro.” Lo afferma Nicola Fratoianni de La Sinistra.
“Da mesi c’erano avvisaglie sulla poca serietà della cordata – prosegue l’esponente della sinistra – che aveva acquisito la catena dei negozi. Tanto che io stesso avevo visitato due punti vendita, uno in Toscana e uno in Abruzzo, con due interrogazioni al Ministro di Maio per avvertire dei rischi che i lavoratori mi avevano illustrato. Perché non è intervenuto a quel tempo il governo? Adesso arrivano in batteria le dichiarazioni di ministri e sottosegretari, ma in questi 8 mesi – conclude Fratoianni – precisamente dov’erano?”.