La Corte di Cassazione con una nota stampa ha spiegato la sentenza in materia di procreazione medicalmente assistita.
“Non può essere trascritto nei registri dello stato civile italiano Il provvedimento di un Giudice straniero con cui è stato accertato il rapporto di filiazione tra un minore nato all’estero mediante il ricorso alla maternità surrogata ed un soggetto che non abbia con lo stesso alcun rapporto biologico (c.d. genitore d’intenzione).
Lo hanno deciso le Sezioni Unite della Corte di cassazione con la sentenza n. 12193, la quale ha rigettato la domanda di riconoscimento dell’efficacia del predetto provvedimento, riguardante due minori concepiti da uno dei componenti di una coppia omosessuale mediante il ricorso alla procreazione medicalmente assistita, con la collaborazione di due donne, una delle quali aveva messo a disposizione gli ovociti, mentre l’altra aveva provveduto alla gestazione.”
Questa sentenza sancisce che può essere genitore solo il padre biologico e non riconosce nessun diritto al cosiddetto genitore “d’intenzione”.
La sentenza avrà risvolti anche per i due gemelli, figli di una coppia gay di albergatori di Riccione, che il sindaco di Gabicce ha trascritto regolarmente all’anagrafe. La coppia gay ha ricevuto il riconoscimento della paternità da un giudice americano, che ha sentenziato che i bambini sono figli naturali di una signora che li ha solo portati in grembo ed ha attestato, prima della nascita, che non erano figli suoi, non era suo l’ovulo fecondato e non è a conoscenza della vera paternità. Sulla base di questa dichiarazione\attestato, il giudice americano su richiesta della coppia gay li ha nominato genitori dei due gemelli. I due bambini hanno cittadinanza americana, in virtù dello ius soli, ed ora, dopo la trascrizione all’anagrafe di Gabicce sono anche cittadini italiani.
Il tribunale di Pesaro si occuperà del caso in una udienza già fissata per il prossimo 3 luglio.