Iniziato presso il tribunale di Forlì il processo per le irregolarità riscontrate nell’intervento di riqualificazione del Grand hotel Da Vinci di Cesenatico l’hotel a cinque stelle costruito con un accordo di programma che l’accusa contesta come “infarcita nel tempo” di violazioni e di abusività edilizie.
Gli imputati del processo sono 4. Alla sbarra vi è anche l’ex dirigente del Comune Vittorio Foschi (ora in servizio a Riccione e candidato per Forza Italia a Cesena alle prossime elezioni amministrative, difeso dagli avvocati Silvio e Massimo Campana di Rimini).
Sempre secondo l’accusa, molti lavori sarebbero stati fatti senza permesso di costruire, perché quello fornito a lavori quasi finiti viene considerato ideologicamente falso. Oltre a Foschi, all’epoca dirigente a Cesenatico, andranno a giudizio l’ex sindaco di Cesenatico Roberto Buda; Luciana Perugini, vedova di Tonino Batani, amministratrice della Veronese srl ; il progettista e direttore dei lavori, Alessandro Franchi di Cervia. Per la vedova Batani è quasi certa la prescrizione.