E’ girato tra il fiume Gange e il Po, è ispirato a una storia vera e ha come protagonista un giovane immigrato indiano che lavora come mungitore nella campagna emiliana il film Il vegetariano secondo lungometraggio del regista Roberto San Pietro.
Presentato ai Festival di Locarno, Torino, Annecy, Nice, in questi giorni nelle sale italiane, arriva martedì 7 e mercoledì 8 maggio al Supercinema di Santarcangelo (sala Wenders, ore 21,15). Il film, prodotto e distribuito da Apapaja, è realizzato con il sostegno del Ministero dei Beni e le Attività Culturali e il Turismo, in collaborazione con Rai Cinema e il sostegno di Emilia-Romagna Film Commission.
Girato tra la Pianura Padana, terra di forte immigrazione indiana, con scene nei templi sikh e induista di Novellara (Re) e l’India nei dintorni di Varanasi, Il vegetariano racconta la storia di Krishna, indiano vegetariano come molti altri, che da semplice mungitore è diventato responsabile di un allevamento di vacche da latte. Il contatto quotidiano con la terra e gli animali riporta spesso la sua mente agli anni dell’infanzia in India, caratterizzata da un clima familiare di grande rispetto per la natura. La stessa vicinanza al Po, lo scorrere lento e maestoso delle sue acque, evoca in Krishna qualcosa della sacralità del Gange. Krishna ha un buon rapporto con la gente del posto, anche se a volte ricordi, tradizioni e convinzioni personali lo fanno sentire poco in sintonia con l’ambiente che lo circonda. Quando la sua vita sembra comunque indirizzarsi verso la felicità, anche grazie all’amore di una ragazza russa che lavora come badante, il rifiuto di accettare la macellazione degli animali improduttivi, dovuto alla sua cultura, spinge Krishna a scelte estreme, con drammatiche conseguenze. Una superiore serenità, tuttavia, sembra avvolgere il suo destino.
Info:
www.supercinemasantarcangelo.co
0541 622454