Il gioco come diritto fondamentale di ogni bambino. L’associazione Fermenta ci ragionerà su insieme a Paolo Mereghetti e Claudia Protti, protagonisti di due diverse esperienze a tema, in occasione dell’incontro ‘Posso giocare anch’io?, in programma sabato 4 maggio, alle 10.30, nella sala conferenze della Biblioteca Baldini di Santarcangelo (ingresso libero).
È il 20 novembre 1989, esattamente trent’anni fa, quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approva la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, recepita in Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991. Una data importante, che segna il riconoscimento dei diritti di tutti i bambini; diritti importanti come quello alla vita, alla salute, all’istruzione… Tra questi viene annoverato anche quello al gioco, sì proprio il gioco!
“Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica”.
Questo articolo della convenzione fa riflettere, suscitando domande di particolare attualità sulla considerazione per il gioco. Un passatempo o piuttosto un’attività fondamentale? E sarà vero che tutti i bambini vogliono, possono, riescono a giocare? Ad esempio i bambini con disabilità hanno le stesse possibilità dei bambini “normodotati” di divertirsi con giocattoli o su strutture gioco ai giardinetti sotto casa? A chi spetta garantire che tutti i bambini abbiano l’occasione di sperimentare questa importante attività, che permette loro di conoscere se stessi, relazionarsi con i coetanei, fare amicizia, superare le paure, imparare a risolvere i problemi? Forse sono gli adulti a doverne diventare i legittimi custodi? E dunque cosa possiamo fare perché i bambini vivano appieno la loro infanzia godendo del diritto al gioco?
L’associazione Fermenta affronterà l’argomento provando a rispondere a queste domande. Lo farà grazie agli interventi di Paolo Mereghetti e Claudia Protti e di chiunque voglia condividere un suo contributo.
Paolo Mereghetti e sua moglie Laura Riccardi sono due ricercatori di Arquata Scrivia (Alessandria). Quando sono diventati genitori si sono trovati nella condizione di doversi confrontare con la disabilità nei bambini. Una delle cose più immediate e naturali, cercare giocattoli coi quali tutta la famiglia potesse divertirsi insieme, si è da subito rivelata un’impresa. Rendendosi poi conto che questo problema era molto comune in famiglie dove vivono bambini con disabilità, hanno deciso di creare Giocabilità, un sito che permette di trovare giochi adatti o adattabili alle diverse abilità di ogni bambino, in pratica giochi per tutti.
Claudia Protti nel 2012 conosce Raffaella Bedetti. Quando le due mamme decidono per la prima volta di andare al parco giochi con i loro figli si scontrano immediatamente con un problema: la carrozzina di Cristian, figlio di Raffaella, non è compatibile con erba, castelli o scivoli dotati di scale. Da un’esigenza pratica e quotidiana, come quella dei bambini di divertirsi insieme all’aria aperta, nasce dunque Parchi per Tutti: un sito di informazione sui parchi gioco inclusivi presenti sul territorio e in Italia, dove tutti i bambini, anche coloro che hanno una disabilità, possono giocare con i loro amici.
Dopo il partecipato incontro con lo scrittore Beniamino Sidoti, centrato su comunicazione non ostile e strategie per contrastare l’odio, l’appuntamento di sabato rappresenta per l’Associazione di promozione sociale un secondo focus di approfondimento attraverso cui raccogliere spunti d’intervento.
Per ulteriori informazioni e/o interviste Claudia Protti 338.6450557.