Al Cinema Tiberio di Rimini (via San Giuliano, 16) parte Cinecult, la rassegna di film classici restaurati, in collaborazione con la Cineteca di Bologna: il primo appuntamento è un omaggio a Bernardo Bertolucci con la proiezione integrale di Novecento in programma giovedì 25 aprile. L’inizio della proiezione è fissato alle ore 17 con Atto I, attorno alle 19.30 pausa di circa un’ora con merenda contadina offerta dal Cinema Tiberio e Notorius Cineclub, a seguire proiezione di Atto II
Dal 1900 al secondo dopoguerra, le due vite contrapposte e intrecciate del contadino Olmo (Gérard Depardieu) e del ricco latifondista Alfredo (Robert De Niro) al centro di un poderoso e veemente affresco nel quale Bertolucci ha tentato di fondere il mélo hollywoodiano con l’epica comunista, non senza echi filmici inattesi (il patriarca Berlinghieri di Burt Lancaster è quasi una variante acre e sanguigna del principe di Salina). Oltre al sontuoso ed eterogeneo cast, protagonista è il paesaggio della campagna parmense, esaltato dalla fotografia di Vittorio Storaro.
Il 25 aprile del 1945 è il giorno della Liberazione dal nazifascismo ed è anche il giorno in cui le contadine catturano il fascista Attila e la sua compagna Regina e il giovanissimo Leonida tiene sotto il tiro di un fucile il padrone Alfredo Berlinghieri. Da qui ha inizio un flashback che ci porta alla nascita, all’infanzia e alla giovinezza di Alfredo e del coetaneo contadino Olmo fino a portarli a dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Un’opera utopica, oggi inconcepibile; un ponte tra Hollywood e il realismo socialista.
Girato tra il 1974 e il 1975 il film si nutriva del punto più alto della visione politica promossa da Enrico Berlinguer che, con il cosiddetto ‘compromesso storico’, mirava a un accordo tra la base comunista e quella di matrice cattolica. Le cose andarono come la Storia ci insegna ma in quel momento le speranze erano molte e diffuse (così come gli ostacoli). Nella dissoluzione delle ideologie contemporanea (che non ha però portato con sé esiti indirizzati al miglioramento delle condizioni di vita delle fasce più deboli della società) un film come questo (o come il successivo L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi) non verrebbero nemmeno pensati.
La rassegna Cinecult proseguirà il venerdì con doppia proiezione (ore 17 versione doppiata e ore 21 versione originale con sottotitoli in italiano, biglietto unico € 5,00): i film in programma sono L’appartamento di Billy Wilder, commedia agrodolce di grande attualità con Jack Lemmon e Shirley McLaine (10 maggio), Io e Annie di Woody Allen, regista ed interprete (con la partner Diane Keaton al fianco nel cast) di una delle sue commedie più riuscite e di maggior successo (17 maggio), Toro Scatenato di Martin Scorsese, uno dei capolavori dell’autore di “Taxi Driver”, fotografia in bianco e nero per rievocare la storia del pugile Jake La Motta interpretato da Robert De Niro (24 maggio) ed infine La febbre del sabato sera di John Badham (presentata solo in versione originale con sottotitoli in italiano il 31 maggio), il film che lanciò John Travolta e celebrò il mondo delle discoteche e dei balli travolgenti a suon di disco music (e delle canzoni indimenticabili dei Bee Gees).