Due genitori a processo per maltrattamenti nei confronti del loro figlio neonato.
I fatti risalgono all’estate 2014 e riguardano una coppia riminese. Il piccolo era stato portato dal padre al pronto soccorso in gravi condizioni. Il babbo aveva raccontato che il figlio improvvisamente aveva smesso di essere vigile. Gli esami avevano messo in evidenza le conseguenze della “sindrome da bambino scosso”: trauma encefalico ed emorragia in corso. I medici hanno fatto denuncia all’autorità giudiziaria. Il giovane padre, davanti all’evidenza, avrebbe successivamente ammesso le responsabilità. “Mio figlio piangeva sempre, non ci faceva vivere, ho solo cercato di calmarlo”.
I genitori devono rispondere in concorso in tribunale di lesioni personali gravissime aggravate dal grado di parentela e dall’età della vittima e maltrattamenti in famiglia. Il bimbo è stato tolto alla famiglia e portato in un primo momento in una casa protetta.
Durante le indagini è stato anche accertato che la madre si sarebbe anche comportata con distacco nei confronti del figlio, sia durante il ricovero che durante i primi tempi nella casa protetta.
Il bambino dopo le cure si è ripreso ed ora è affidato ad una famiglia ed ha un curatore nominato dal tribunale ed è parte civile nel processo nei confronti dei genitori