Controlli nei depositi adibiti al recupero di smaltimento di rifiuti per scovare l’eventuale presenza di rame di provenienza illegale, frutta dei tanti furti spesso segnalate lungo le linee ferroviarie o nei siti in cui sono custoditi i materiali ferrosi. Nelle ultime settimane tanti ne hanno fatti gli Agenti della Sezione della Polizia Ferroviari di Rimini, nell’ambito dell’Operazione “Oro Rosso” di ambito comunque nazionale.
In particolare l’operazione è entrata nel vivo lo scorso 12 aprile. Sono state eseguite ispezioni ed accertamenti mirati alle realtà economiche adibite al recupero ed allo smaltimento di rifiuti – recita un comunicato emesso dall’Ufficio di Gabinetto della Polizia – che potrebbero rivestire un significativo ruolo nella filiera del riciclaggio di rame di provenienza illegale, frutto di furti lungo le linee ferroviarie o perpetrati alle spalle di depositi adibiti alla custodia dei materiali ferrosi, con i prevedibili disagi e possibili anche disservizi che tali illeciti potrebbero causare al pubblico”.
L’attività straordinaria di contrasto ha portato a controllare, a livello provinciale, nove siti tra rottamai, depositi lungo la linea ferroviaria e su strada, con l’impiego di sei operatori della Polizia Ferroviaria che hanno proceduto ad approfonditi accertamenti nei confronti di diverse persone. Hanno sottoposto a monitoraggio straordinario i luoghi e le situazioni ritenute a maggior rischio senza rilevare, tuttavia, alcuna anomalia. In particolare, nelle ditte sono stati esaminati i materiali lì presenti, quindi non solo i metalli ma anche i rifiuti e gli scarti da lavorazioni, nonché la corrispondenza tra registri e quanto effettivamente giacente.