La Consigliera di Parità della Provincia di Rimini, Carmelina Fierro, ha illustrato nel dettaglio l’attività svolta nel corso del 2018, che oltre alla presa in carico e alla gestione dei casi di discriminazione di genere, ha visto l’organizzazione di incontri e la promozione di momenti formativi nel territorio, finalizzati proprio alla sensibilizzazione e alla maggiore conoscenza del tema e degli strumenti di tutela a disposizione.
I dati provinciali forniti dall’Ispettorato territoriale del lavoro (ITL), parlano chiaro: nel 2018 ben 244 lavoratrici madri si sono dimesse. Diciassette di queste sono under 24, di cui 5 extracomunitarie. Cinquantatré le ragazze che hanno interrotto il loro rapporto di lavoro nella fascia 24 – 29, di cui 6 extracomunitarie e tre straniere di origine europea. 80 le donne che i sono dimesse nella fascia di età compresa tra i 29 e i 34 anni, di queste cinque sono extracomunitarie e 6 arrivate da paesi dell’Unione Europea. Ottantanove quelle che si sono dimesse nella fascia 34 – 44, di cui 4 extracomunitarie e 6 di origine europea. Completano il quadro due italiane over 44. Si tratta in gran parte di un emorragia che affligge il settore terziario, con punte di rilievo per quanto riguarda quello industriale (29 le donne che si sono dimesse in questo ambito di riferimento). Delle 244, 99 ricoprivano la mansione di operaie. Ma figurano nell’elenco ben 119 anche 2 dirigenti.
L’attività della Consigliera di parità, figura insediata nelle Province per legge e di nomina ministeriale, una volta presi in carico i casi di discriminazioni di genere, consiste nella loro valutazione e nell’intervento per promuovere buone pratiche attraverso un coinvolgimento delle aziende. In termini operativi l’Ufficio della Consigliera segue una procedura che prevede l’accoglienza dell’utente, il colloquio e la gestione del caso. L’indagine parte dall’attivazione di un primo confronto con le rappresentanze sindacali eventualmente coinvolte e con i datori di lavoro.
Nel 2018 sono stati seguiti complessivamente 44 casi (41 donne e 3 uomini), in prevalenza occupate in aziende del settore privato. I casi trattati sono in crescita rispetto al 2017 (erano 34)
Il mercato del lavoro locale è caratterizzato dalla presenza di piccole aziende, tuttavia si rileva in aumento l’utenza che si è rivolta alla Consigliera di parità alle dipendenze di aziende medio-grandi (organico superiore alle 100 unità).
La risoluzione dei casi trattati è passata principalmente attraverso soluzioni atte a promuovere azioni positive per i rapporti in essere con il datore di lavoro. Si conferma questa la via privilegiata non solo perché preferita dai lavoratori, in quanto psicologicamente, temporalmente ed economicamente più sostenibile, ma anche perché più idonea rispetto alla necessità di individuare e raggiungere accordi conciliativi.
Relativamente all’età, il 64% delle persone che si sono rivolte alla Consigliera hanno età tra i 19 e i 45 anni con esigenze di cura correlate alla maternità.