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Rimini: al Fulgor arriva “Bentornato Presidente”, quando la satira rincorre la realtà

Per il fine settimana cinematografico Chiamamicittà.it consiglia Bentornato Presidente (83’) di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi, sequel del fortunato film Benvenuto Presidente! (2013) del regista Riccardo Milani, che verrà proiettato al Cinema Fulgor alle ore 16:30, 18:30 e 21:00.

A cinque anni dal primo episodio, pubblicato anch’esso a ridosso delle elezioni politiche del 2013, torna l’ormai celebre Giuseppe Garibaldi detto Peppino (Claudio Bisio), otto anni dopo essere stato – nella finzione narrativa – Presidente della Repubblica: a fronte di una crisi di Governo viene infatti nuovamente chiamato a Roma, stavolta per ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio – Giuseppe Conte sei tu?

Alla fine Peppino finisce per accettare l’incarico, ma solo per ragioni amorose: vuole infatti riconquistare la moglie Janis (Sarah Felberbaum), che nel frattempo ha deciso di lasciarlo per tornare a lavorare nel mondo della politica romana, annoiata dalla vita di montagna nella quale il marito l’ha trascinata dopo aver rinunciato alla carica di Capo di Stato.

Rispetto al primo episodio, Bentornato Presidente è un instant movie con un taglio molto più fresco e pop: con tutto il rispetto per Milani, ora dietro la macchina da presa si nota la presenza di due giovani registi come Fontana e Stasi, reduci dal fortunato esordio Metti la nonna in freezer (2018), e già autori di trailer satirici di stampo politico (Inception Berlusconi) e con all’attivo diverse collaborazioni televisive con Sabina Guzzanti.

Se Benvenuto Presidente!, uscito in tempi di governi tecnici e spread come pane quotidiano, metteva in scena piuttosto tiepidamente un uomo qualunque che si ritrovava casualmente al Quirinale, Bentornato Presidente osa invece molto di più: parodizza infatti in maniera del tutto sfrontata l’Italia del 2019, con una vena irriverente che non risparmia niente e nessuno: da Matteo Salvini, che ispira Paolo Calabresi nei panni di Teodoro Guerriero, leader di “Precedenza Italia”, a Danilo Stella del “Movimento Candidi”, che ha il volto di Guglielmo Poggi ed è chiaramente una presa in giro di Luigi Di Maio, passando per il Presidente della Repubblica in carica Sergio Mattarella e per un Partito Democratico il cui segretario – nomen omen – si chiama Vincenzo Maceria.

Fra omaggi a Tarantino e citazioni letterali da Il divo (2008) di Paolo Sorrentino (non a caso anch’esso prodotto dalla Indigo Film, in un singolare e forse voluta auto-pubblicità), stacchi di montaggio arditi e musiche rock, risaltano dei movimenti di macchina davvero al di sopra della media per una commedia italiana.

Edoardo Bassetti

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