Le richieste di pensione con Quota100 che i romagnoli hanno presentato all’Inps per la Romagna sono 1744 di cui 539 nella provincia di Rimini. A comunicare il dato è Francesco Marinelli, segretario generale Cisl Romagna e corrisponde al 24,5 cento del dato regionale di 7.119.
Le informazioni sono aggiornate al 27 marzo, il giorno in cui il Senato ha votato la definitiva trasformazione in legge del decreto del Governo in tema di pensioni e reddito di cittadinanza. Ora si tratta di aspettare qualche giorno per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
“Nel dettaglio – precisa il segretario – ne sono state presentate 670 a Forlì-Cesena, 539 a Rimini e 535 a Ravenna. Ovviamente questi numeri sono destinati ad aumentare nel corso del tempo per la maturazione dei requisiti dei lavoratori.”
“Come sindacati – prosegue Marinelli – ci siamo confrontati col Governo nelle scorse settimane per migliorare un provvedimento che aveva delle lacune e che ne ha ancora. Infatti non dà risposte di lungo periodo in quanto il finanziamento è previsto per soli tre anni, quindi non si può parlare di riforma della Legge Fornero.”
Le prenotazioni per la presentazione del Reddito di cittadinanza sono invece, presso le sedi romagnole del Caf Cisl, 2.688 di cui 653 per Rimini.
“La nuova legge conferma anche l’introduzione del Reddito di cittadinanza – continua il leader sindacale – che nel corso dell’iter parlamentare è stato modificato, pur mantenendo delle importanti criticità.”
Ad esempio, le persone che non hanno la cittadinanza italiana dovranno farsi certificare reddito e composizione del nucleo familiare dal paese di origine, con traduzione in italiano e validazione del consolato. Un requisito difficile da osservare e che presenta dubbi di costituzionalità.
“Ad oggi abbiamo 2.688 prenotazioni presso le sedi romagnole del nostro Caf Cisl per la presentazione del Reddito di cittadinanza – spiega Marinelli – di cui 1.210 a Forlì-Cesena, 825 a Ravenna e 653 a Rimini. Rappresentano il 25,9 per cento degli appuntamenti di tutti gli uffici Caf Cisl della regione.” “Ma il dato più interessante – evidenzia – è quello delle pratiche non elaborate per mancanza dei requisiti richiesti o di documentazione, che in Romagna sono ben il 32 per cento contro la media regionale del 26 per cento. In particolare è la provincia di Ravenna a detenere il primato regionale con il 40 per cento, mentre Rimini registra il 29 per cento e Forlì-Cesena il 27 per cento.” “Inoltre occorre informare le persone – ricorda Marinelli – che la presentazione delle domande può essere fatta dal giorno 6 di ogni mese fino alla fine del mese stesso.”
Per il reddito di cittadinanza oltre le domande arrivate alla Cisl (653) occorre aggiungere quelli della Cgil finora 786 richieste e le oltre 250 richieste gestite dalla Uil e le 1000 domande gestite dalle Acli. Complessivamente oltre 2700 le domande in provincia di Rimini