“Qui in mezzo ci sono delle poltrone vuote, io una volta riempivo il palazzetto di Rimini”: Beppe Grillo scruta la platea di San Marino e rimpiange i bei tempi. Al teatro Nuovo di Dogana per il suo spettacolo “Insomnia” ci sono sì i Capitani Reggenti, ma non il tutto esaurito.
Grillo si era comunque attrezzato alla contestazioni, anzi incitandole: mandarini per tutti da lanciare sul palco, opportunamente protetto da una rete stile Blues Brothers. Poi fuoco a mitraglia su tutti. Fuoco amico, più che altro.
Salvini? Un bluff: “E’ come il mago di Oz”. Luigi Di Maio? “E’ una garanzia senza ancora l’avviso”. Toninelli? “Ha una leggera sindrome di Asperger”. Spostando lo guardo Oltralpe, la battuta è sempre la stessa: il presidente francese Macron “è un bambino traumatizzato da piccolo”, riferendosi alla differenza d’età tra lui e la moglie.
Il garante del MoVimento 5 Stelle si offre comunque come capro espiatorio. Di qui i mandarini: “Se qualcosa non vi va bene del governo, potete prendervela con me che sono qui”. E poi: “Noi siamo contrari all’obbligo vaccinale, ma c’è una legge ferma in parlamento. Abbiamo la Giulia Grillo che fa quello che può”.