La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di Stefano Vitali contro l’ordinanza del 21 maggio 2018 del Tribunale di Rimini, che in sede di secondo rinvio, aveva confermato il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, emesso dal giudice per le indagini preliminari presso il medesimo Tribunale nei confronti di Stefano Vitali. La sentenza è del novembre 2018 ma è stata pubblicata solo ieri, 20 marzo.
Con il provvedimento impugnato era stato infatti disposto il sequestro preventivo di beni e somme di denaro “fino alla concorrenza di 650 mila euro”, somma corrispondente all’ammontare del profitto o prodotto del reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche ascritto all’indagato – quale Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Rimini – in concorso con altri soggetti.
Secondo l’ipotesi di accusa, il reato in esame sarebbe stato consumato allo scopo di superare l’annoso contenzioso insorto tra la società Aeradria e la compagnia Ryanair. Per superare l’impasse (Ryanair aveva subordinato la ripresa dei voli all’estinzione del debito) era stata architettata una complessa operazione, sempre secondo l’accusa, in base alla quale Ryanair avrebbe riconosciuto ed onorato tale debito con provvista costituita da fondi pubblici di enti territoriali italiani, mentre Aeradria avrebbe abbandonato la causa civile intrapresa nei confronti del vettore.
Stefano Vitali nel ricorso in Cassazione contesta le decisioni del tribunale del riesame di sequestro dei beni, in quanto la sua elezione a presidente della Provincia è avvenuta due anni dopo la contestata operazione tra Aeradria e Ryanair.
La Cassazione conferma la decisione del tribunale del riesame di Rimini dove ha precisato che si tratta di un’ipotesi di truffa a consumazione prolungata, sicché, sebbene Vitali debba ritenersi “estraneo al progetto criminoso iniziale”, ha con la sua condotta, scrive la Cassazione, “concorso nella commissione del reato, in quanto finalizzata a tradursi in un sostegno per la protrazione della condotta criminosa”.
Il processo Aeradria è in corso presso il Tribunale di Rimini. Numerose le udienze già svolte e quelle programmate nei prossimi mesi.