Un pacco abbandonato alla fermata del bus delle linee foresi della Valmarecchia in località Ca Betta a Poggio Torriana. Come da protocollo sono scattate le segnalazioni alle autorità competenti e sul posto sono arrivati gli artificieri da Bologna, allertati dai Carabinieri dalla Compagnia di Novafeltria guidati dal capitano Silvia Guerrini.
Sul plico in questione è scritto a chiare lettere che nella scatola sono contenuti alcuni reperti archeologici. Gli artificieri dopo aver esaminato il pacco hanno confermato la veridicità dell’indicazione apposta. Come spiegano i Carabinieri, intervenuti sul posto, negli scorsi giorni sono stati segnalati episodi di vendita su piattaforme online come subito.it di reperti archeologici di interesse storico artistico nella zona della Valmarecchia. “Qualcuno – ipotizzano i militari – spaventandosi per i controlli annunciati in zona per contrastare il fenomeno deve essersi impaurito provvedendo a disfarsi della merce pregiata” Anche al costo di procurare un allarme bomba. “Il protocollo – spiega il Colonnello Antonio Sergi – è sacrosanto in questi casi, perchè nulla poteva far escludere sulla base di supposizioni che quella non fosse una bomba“.
Nel pacco, i Carabinieri hanno rivenuto vasi di terracotta in perfetto stato di conservazione, risalenti forse al periodo romano o medievale. I reperti saranno inviati alla Sovrintendenza e affidati alle cure del personale. Intanto, oltre alla pista del mercato nero, non si esclude che il ritrovamento possa essere stato fatto da un contadino della zona che per lo spavento non ha voluto destare sospetti abbandonando la scatola alla fermata.
I pezzi saranno sequestrati per verificare anche altre eventualità, come lo scavo clandestino o la ricettazione, d’intesa con il Comando Tutela Culturale Carabinieri di Bologna e saranno posti a disposizione della Soprintendenza ai beni culturali al più presto.