Giulia Sarti è rimasta vittima di un “ricatto politico”, sulle foto rubate e non solo. Lo dice Giovanni Favia, uno dei fondatori del M5s in Emilia Romagna, sentimentalmente legato a lei dal 2007 e primo ad essere espulso dal MoVimento, a fine 2012.
“Raccontavano la favoletta di voler cambiare il Movimento dall’interno – spiega Favia al Corriere della Sera -. Ma poi quel reality diede loro un senso di esaltazione. Giulia ha tradito i suoi principi, si è messa a frequentare lo star system de’ noantri . È diventata una talebana e le ho tolto il saluto. Non era più la stessa”.
E le immagini osè rubate e fatte periodicamente circolare, anche infarcendole di foto e filmini non suoi? “Credo siano una vendetta politica interna al M5s. Lì dentro c’è una cyberguerra. Alla Casaleggio avevano una fobia nei miei confronti e tutti quelli che erano stati vicini a me erano visti con sospetto e subivano uno spionaggio stile Stasi. Non si fidavano di lei, pensavano che avesse dentro il germe della dissidenza”.
Per Favia, gli autori “sono persone legate all’ala fideistica e hanno colpito lei perché era sopravvissuta alle epurazioni e se la sapeva cavare in tv”. “L’hackeraggio – conclude Favia – è stata una ritorsione. Per allontanarla dal cerchio magico di Di Maio cercavano la prova che nascondesse qualcosa. La storia del porno è una casualità che gli cade dal cielo. Ma Giulia prese una tale batosta che non osò più alzare le penne”.
Poi ci sarebbero le telecamere piazzare nella sua casa romana: “Se le ha messe per tutelarsi da quel covo di serpi che è il M5s ha fatto più che bene. Tutto è ipercontrollato, c’è una psicosi che porta a fotografarsi i messaggi telegram, quelli che poi spariscono”.
Immediata la smentita di Giulia Sarti, affidata all’AdnKronos: “Le dichiarazioni rilasciate da Giovanni Favia al Corriere delle Sera in merito alla mia vicenda sono pretestuose e infondate. Le sue parole sono il frutto di una ricostruzione fantasiosa di fatti che non lo riguardano”.
“Max Bugani – rimarca Sarti – è tra le persone che mi sono state vicine nelle difficoltà e non accetto che vengano fatte illazioni nei suoi confronti. La mia è una vicenda personale ed è orribile che qualcuno tenti di strumentalizzarla per ottenere spazio sui media”.
“Chiedo rispetto e che nessuno si occupi più della mia storia personale. Un ringraziamento di cuore a tutte le persone che mi hanno scritto e mi sono state vicino in questi giorni difficili”, conclude la parlamentare.
