Nuovo appuntamento a Misano con la rassegna Ritratti d’autore.
Venerdì 15 marzo il filosofo Umberto Curi si misurerà con il capolavoro di Herman Melville: Bartleby lo scrivano. Il lettore che conosca il famosissimo romanzo “Moby Dick” rimane spiazzato da questo breve, claustrofobico racconto ambientato in un grigio ufficio di Wall Street dove un incolore copista, Bartleby, lavora in silenzio, meccanicamente, finché, nello sbigottimento generale, comincia ad opporre ad ogni richiesta un disarmante “Preferirei di no”.
Questo garbato diniego, questa sottrazione metafisica, è il ritornello ossessivo che guida la storia in un crescendo di surreale tragicità .“Bartleby lo scrivano”, apparso nel 1853, tra i più bei racconti dell’epoca moderna. Imitato, meditato e tradotto da alcuni dei massimi scrittori contemporanei, come Borges, Beckett, Michel Leiris, Georges Perec, Italo Calvino (che intendeva dedicargli l’ultima delle sue “Lezioni americane”), è anche una parabola sul lavoro di scrivere destinata a sconvolgere molte idee.
Umberto Curi è professore emerito di Storia della filosofia presso l’Università di Padova e docente presso l’Università “Vita e salute” San Raffaele di Milano. È stato visiting professor presso numerosi atenei europei e americani. Nei suoi studi si è occupato della storia dei mutamenti scientifici per ricostruirne l’intima dinamica epistemologica e filosofica. Più di recente si è volto a uno studio della tradizione filosofica imperniato sulla relazione tra dolore e conoscenza e sui concetti di logos, amore, guerra e visione. Tra le sue pubblicazioni: La cognizione dell’amore. Eros e filosofia (Milano 1997); Polemos. Filosofia come guerra (Torino 2000); Lo schermo del pensiero. Cinema e filosofia (Milano 2000); Il farmaco della democrazia (Milano 2003); La forza dello sguardo (Torino 2004); Un filosofo al cinema (Milano 2006); Terrorismo e guerra infinita (Assisi 2007); Meglio non essere nati. La condizione umana tra Eschilo e Nietzsche (Torino 2008); Miti d’amore. Filosofia dell’eros (Milano 2009); Straniero (Milano 2010); Via di qua. Imparare a morire (Torino 2011); Passione (Milano 2013); L’apparire del bello. Nascita di un’idea (Torino 2013); La porta stretta. Come diventare maggiorenni (Torino 2015); I figli di Ares. Guerra infinita e terrorismo (Roma 2016); La brama dell’avere (con S. Chialà, Trento 2016); Le parole della cura. Medicina e filosofia (Milano 2017).
Cinema-teatro Astra ore 21,00