Cgil, Cisl e Uil rispondono con una nota congiunta al presidente del “Valloni” Giancarlo Ferri, che aveva affermato di non essere”marionetta” di nessuno:
ASP e scuole per l’infanzia. Fuori luogo le minacce del presidente Ferri
Circa un anno fa, nel dicembre 2015, il Consiglio Comunale di Rimini ha approvato l’unificazione dell’ASP Valloni e ASP Valle del Marecchia in un’unica Azienda di Servizi alla Persona pubblica di cui il 76% delle quote è detenuto dalla stesso Comune di Rimini.
L’architetto Giancarlo Ferri, già presidente dell’ASP Valloni dal dicembre 2014, è stato eletto Presidente della nuova ASP e tuttora ricopre questo incarico.
Parliamo di un dirigente di antica data del Comune di Rimini, che dovrebbe conoscere benissimo le differenze tra Pubblico e Privato ma che a sorpresa interviene oggi a proposito delle scuole dell’infanzia comunali minacciando addirittura di procedere con formale diffida nei confronti delle organizzazioni sindacali.
Questo perché le Organizzazioni sindacali hanno osato proporre l’affidamento all’ASP delle scuole per l’infanzia che il Comune vorrebbe privatizzare.
Al presidente dell’ASP Valloni Marecchia, che non è proprietario dell’Azienda e che dell’autonomia dell’Istituto statutaria, gestionale, patrimoniale contabile e finanziaria, come ha tenuto a ribadire, deve comunque rispondere al Comune di Rimini e ai suoi cittadini, vogliamo ricordare le dichiarazioni, di cui si conservano ancora le tracce, rilasciate dall’assessore Gloria Lisi al tempo dell’unificazione:
“Un esito non scontato – commenta Gloria Lisi, Vicesindaco con delega alla protezione sociale del Comune di Rimini – di cui ho apprezzato sopratutto il percorso, fatto di interventi e toni di confronto costruttivi e di livello alto. Non si è solo recepita una indicazione di legge, ma concertato insieme ai territori un’idea coraggiosa e innovativa per questo tipo di servizi. Abbiamo infatti deciso di allargare ai tradizionali ambiti di intervento di questo tipo di strutture, ovvero la residenza o semi residenza di anziani, anche settori nuovi e sperimentali come quelli rivolti a famiglie e minori, disabili, anziani, immigrati e nomadi, povertà, disagio adulti e senza dimora. La filosofia di fondo è quella di arrivare ad un allargamento dei servizi a una platea più ampia di cittadini, tramite una progressiva riduzione degli aspetti gestionali e burocratici degli stessi”.
E con questo pensiamo che la polemica con il presidente ASP Giancarlo Ferri possa ritenersi esaurita.
I Segretari generali territoriali CGIL CISL UIL
Graziano Urbinati – Massimo Fossati – Giuseppina Morolli