Domenica 17 marzo alle 16.00 al Museo Mulino Sapignoli il secondo appuntamento de “Il Mulino Macina… Eccellenze”, ospite Sergio Barducci con il suo libro ‘Ti parlo di noi’: il racconto di una storia vera, di una vicenda dolorosa che ha attraversato una famiglia ma che, in un periodo drammatico per una intera generazione, ha cambiato il corso degli eventi e tolto serenità a tante famiglie italiane.
È la storia di una famiglia per bene e che, in particolare, coinvolge due fratelli. Il più piccolo vittima della droga e della dipendenza, il maggiore impegnato a proteggerlo da quel “dolore evitabile”, come viene definita dal neurologo e psichiatra Vittorino Andreoli nella prefazione. ‘Ti parlo di noi’ è il nuovo libro di Sergio Barducci, caporedattore centrale della tv di Stato della Repubblica di San Marino. Oggi il volume, edito da Minerva edizioni, è stato presentato all’hotel Nazionale di Roma, dove era presente anche il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone. “È una storia personale ma è anche la storia di centinaia di migliaia di famiglie italiane – dice Barducci in un’intervista all’agenzia Dire – perché purtroppo in quel periodo che va dalla fine degli anni 70 alla fine degli anni 80, abbiamo perso una generazione, una generazione scomparsa”.
Il passato, però, è anche presente
“È un tema purtroppo ancora attuale di cui si parla molto poco. Nel 2016 per l’uso di eroina sono morti 266 ragazzi, il problema è ancora vivo e forse bisognerebbe parlarne di più“. E’ d’accordo con lui lo psicologo Federico Bianchi di Castelbianco: “Di droga nelle scuole non se ne parla più, i ragazzi non hanno un modello adulto a cui adeguarsi”, anche perché “la droga non è una cosa dei giovani, è una cosa di tutte le età e di tutti i ceti sociali. Purtroppo è un tema che a scuola non si ha voglia di affrontare, facciamo come gli struzzi”. Il fratello dell’autore vinse la sua battaglia con la droga, aiutato dalla comunità di San Patrignano: “Le comunità di recupero svolgono una funzione sociale molto importante – racconta oggi Barducci – in quel periodo sono nate per sopperire a una carenza di risposte che non c’erano per questi ragazzi. Io nel libro parlo della comunità di San Patrignano dove mio fratello è stato, si è recuperato, ha trovato un riscatto, una rinascita, un ritorno alla vita. Lì ci sono ancora oggi 1200-1300 ragazzi che vivono sul colle sopra Rimini”.
Per l’occasione sarà possibile visitare Spleen, la mostra fotografica di Nevio Semprini.