Era già conosciuto alle Forze dell’Ordine per reati di droga, truffa e contraffazione ed uso di segni distintivi, nonché falsità in testamento olografo, cambiale e appropriazione indebita. E l’ultimo controllo eseguito a suo carico dagli agenti della Polizia di Stato di Rimini lo ha portato dritto alla sbarra.
Nel pomeriggio di ieri gli agenti hanno intercettato alla stazione di Rimini un 36enne di Cattolica e un 42enne di Ferrara. Alla vista della volante avevano cercato invano di dileguarsi salendo su un autobus di linea, un’escamotage che non è sfuggito ai poliziotti. Una volta saliti sul pullman i due sono stati prontamente bloccati.
Dalla perquisizione personale, all’interno del portafogli del 36enne veniva rinvenuta la fotocopia della carta di identità ed un carnet di 8 assegni, staccati dalla matrice, riferiti a conti correnti diversi, di cui lo stesso non dava una plausibile giustificazione; inoltre emergeva una discordanza tra la fotocopia della carta d’identità e la carta d’identità esibita in quanto presentavano una foto diversa, caratteri di scrittura diversi, la firma dell’ufficiale dell’anagrafe ed il timbro del comune di rilascio, oltre ad altre anomalie presenti nel retro di tale documento, facendo presumere la falsificazione del documento.
I poliziotti, per quanto emerso da tali accertamenti, hanno così proceduto ad accompagnarlo in Questura e a trarlo in arresto per possesso e fabbricazione di documento di identificazione valido per l’espatrio falso.
Al termine dell’udienza del processo per direttissima tenutosi nella mattinata odierna l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma giornaliero in Questura, in attesa di una nuova udienza fissata nei prossimi giorni.-