Nella mattinata di oggi martedì 19 febbraio, i Carabinieri del NOE – Nucleo Operativo Ecologico – di Bologna, con il supporto dei colleghi del Comando Provinciale Carabinieri di Rimini, hanno proceduto – su provvedimento emesso dal Gip del Tribunale di Rimini su richiesta della Procura – al sequestro preventivo dell’intera area industriale, di pertinenza delle società “Petroltecnica s.p.a.” e della “Rovereta s.r.l.” di cui Petroltecnica Spa è proprietaria, a Cerasolo di Coriano.
I sigilli sono scattati a conclusione di una ampia attività investigativa relativa alla gestione dei rifiuti costituiti da materiale inerte e terre e rocce da scavo. La Petroltecnica è una società operativa in tutto il Belpaese, mentre la Rovereta è un’impresa operativa per lo più sul territorio locale. Entrambe sono società impegnate nella ripulitura di terreni e acque inquinate da idrocarburi. Le aree di Coriano erano tra le poche in Italia ad essere adibite allo smaltimento dei rifiuti derivati da queste attività.
Le indagini sono scaturite dalle segnalazioni pervenute dalla popolazione cittadina circostante alle aree interessate dai provvedimenti e hanno subito permesso di riscontrare ripetute violazioni in materia ambientale riscontrate sul sito nel corso degli ultimi anni.
Nel corso di svariate attività ispettive, infatti, il NOE di Bologna ne ha rilevate numerose rispetto alle prescrizioni imposte dall’atto autorizzativo, tra cui l’erronea modalità di stoccaggio del rifiuto in ingresso, un inefficace sistema di movimentazione del medesimo da e per i capannoni di trattamento con la conseguente “fuoriuscita di miasmi molesti, la inadeguata manutenzione dei capannoni e delle vasche di contenimento dei fanghi pericolosi, inidonei sistemi di aspirazione delle emissioni odorigene, una deteriorata pavimentazione dell’area industriale, la irregolare procedura di trattamento delle terre contaminate con la conseguenza di reimmettere nel circuito commerciale inerti frammisti a rifiuti vari”, ed infine un’insufficienza generale delle dotazioni tecniche con cui si svolgerebbe l’attività di trattamento e recupero.
Non a caso a Coriano in molti andavano lamentandosi negli ultimi anni dell’aria talvolta irrespirabile a causa dei cattivi odori.
Restano comunque esclusi dal provvedimento i locali ad uso amministrativo e direttivo, così da consentire la prosecuzioni delle attività gestionali anche delle unità locali periferiche, limitando così, per quanto consentito, l’impatto negativo sulla situazione occupazionale. Anche se come spiegato dai Carabinieri del Noe di Bologna non si esclude a lungo termine la chiusura del sito aziendale con conseguenti ripercussioni per il personale impiegato.