Linkaut: semplicemente una start up innovativa a vocazione sociale che si occupa di accoglienza consapevole, da parte di strutture ricettive, delle persone con autismo e delle loro famiglie con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita di tutti. Si sono formati attraverso Linkaut diverse attività come ristoranti, alberghi, negozi, e perfino studi odontoiatrici in tutta Italia non solo a Rimini e provincia. A ideare questo progetto che, tra le altre cose, si è piazzato in seconda posizione alla competizione di start up denominata Nuove idee e nuove imprese, aggiudicandosi un premio di 6000 euro, è stato il 57enne riminese Enrico Maria Fantaguzzi.
Fantaguzzi, che cos’è esattamente Linkaut?
«È un collegamento, un ponte verso l’autismo, un collegamento bidirezionale. Abbiamo, infatti, tanto da imparare dalle persone con autismo e siamo fortemente convinti che se loro devono fare un passo verso la comunità che li circonda lo stesso passo lo deve fare la comunità verso di loro per trovare un punto di incontro che sia di crescita per tutti».
Perché ha sentito l’esigenza di creare questa start up?
«Tutto nasce dalla mia esperienza personale. Mio figlio ha 23 ed è autistico. Ho capito che uno degli ostacoli più complessi per una famiglia e il suo caro con autismo era l’impatto con la società. Allora ho pensato di creare una modalità di approccio che consentisse a chiunque, attraverso una breve formazione, di rapportarsi con le persone con autismo e le loro famiglie in modo consapevole, chiamata appunto accoglienza consapevole».
Come è riuscito a realizzare questa sua idea?
«All’inizio avevo pensato di portare avanti il progetto all’interno di un’associazione di volontariato, ma poi ho capito che con i ritagli di tempo e di energie era impossibile dare continuità e qualità al progetto. Così mi sono licenziato dalla mia attività precedente e grazie a Davide Venturi, che mi ha fatto conoscere la BNI, la più grande organizzazione mondiale di scambio di referenze, ho trovato fornitori, clienti e i due attuali soci: Matteo Venturi e Alex Gasperoni, che sono rimasti affascinati dal progetto. Poi, il supporto di un imprenditore illuminato come Romano Ugolini, insieme alla disponibilità della sua struttura Ecoarea Better Living, ha gettato le basi per la nascita di Linkaut».
Come è riuscito a sostenere le spese?
«Il prodotto era fin da subito vendibile sul mercato e questo ha generato le condizioni per autofinanziarci , potendo sostenere le spese con gli introiti derivanti dalle vendite».
Quante sono state, più o meno, le attività che hanno utilizzato la start up?
«Linkaut ha formato circa 41 attività ricettive all’accoglienza consapevole, tra cui Dentalcoop Rimini, Firenze e Roma, il Palace Hotel di San Marino, la Villa del Gusto di Poggio Torriana, 33 farmacie di Alliance Farmacie Comunali e studi odontoiatrici come il Centro Andriolo di Vicenza e gli Studi D’Errico e ReAbilito di Bologna».
È soddisfatto dei risultati raggiunti grazie alla sua creatura?
«Sì, molto soddisfatti, ma siamo solo all’inizio per cui dobbiamo continuare su questa strada per fornire un servizio sempre all’altezza della situazione».
Nicola Luccarelli