Il residente di Santarcangelo che opera nella sanità pubblica continua la sua collaborazione con Chiamamicitta.it e commenta la presentazione di sabato del candidato del centrodestra Domenico Samorani.
Nei giorni scorsi l’associazione “Punto Rosa” ha chiarito che non c’entra nulla con la candidatura del Dott. Domenico Samorani a sindaco di Santarcangelo per la coalizione di centrodestra. Sicuramente è così.
Il Dott Samorani invece, la pensa in modo contrario. Alla presentazione della sua candidatura di sabato 9 febbraio il candidato a sindaco ha subito chiarito che la sua attività di medico entra “mani e piedi” nella campagna elettorale. Una brutale strumentalizzazione della sua attività professionale che non si era mai vista nella provincia di Rimini. La presentazione della candidatura è stata fatta da Serena Grandi, paziente recentemente operata dal Dott. Samorani. Non solo: durante la presentazione della campagna elettorale ha utilizzato anche una foto dell’equipe di chirurgia fatta per altri scopi .
Il claim della campagna elettorale del candidato a sindaco del centrodestra è: “il medico delle Donne il SINDACO di tutti” con tanto di foto con stetoscopio al collo.
Voci di corridoio dicono anche che tutto il personale di chirurgia è stato “invitato” ad essere presente all’iniziativa di sabato mattina.
Non ci è dato di sapere, nel caso dovesse vincere, se lo stetoscopio lo userà anche nel suo ufficio da sindaco, oppure se l’attività da sindaco la fa in ospedale.
Singolare anche l’argomentazione su come potrebbe svolgere contemporaneamente l’attività di sindaco e l’attività da chirurgo: “Ho 65 anni per cui il tema del sindaco a tempo pieno è una realtà anagrafica. Chi usa l’arma del sindaco a metà dimostra di arrampicarsi sugli specchi di non conoscere la realtà. A meno che non pensino di farmi lavorare fino a 90 anni”.
Significa che in caso di elezione andrebbe subito in pensione? Oppure proseguirà l’attività sino a 67 anni? Non si sforzi di dare la risposta. La conosciamo. Da come imposta la sua campagna elettorale almeno per i primi due anni (cruciali per un mandato amministrativo nel caso fosse eletto) lei ricoprirà entrambe gli incarichi. Auguri per la sanità e per la città di Santarcangelo.
Non commentiamo la dichiarazione del candidato a sindaco quando afferma che non è importante abitarci nella città dove ti candidi. Sicuramente per operare in una sala operatoria non è importante dove si abita. Ma normalmente i sindaci abitano e votano dove si candidano.
Il programma presentato è molto ampio. Solo una cosa non abbiamo capito. Non vi è scritto nulla sulla sanità e sull’ospedale Franchini. Una svista? Una dimenticanza? Non crediamo. Non basta il manifesto con lo stetoscopio per rassicurare sulla sanità. I cittadini hanno il diritto di sapere, ora, cosa pensa Samorani sulla sanità in Romagna, a Rimini ed a Santarcangelo. I progetti proposti vanno bene? Cosa cambierebbe? Domande che attendono una risposta.
La cosa più simpatica è il tentativo di fare passare la candidatura come trasversale, civica. Nel suo intervento ha affermato che “vanno superate le vecchie dinamiche di quella politica che divide il mondo in due: “chi é con me e chi è contro di me, la destra e la sinistra, amici e nemici.” Non sappiamo in quale testo della dottrina politica ha dedotto questa affermazione priva di significato, tanto più in una realtà politica, italiana e non solo, come quella attuale.
Comunque rammentiamo al dott. Samorani che alla sua presentazione era presente tutto il centrodestra provinciale. Marzio Pecci ed Elena Raffelli della Lega. Il senatore Antonio Barboni di Forza Italia. Il consigliere comunale di Rimini Gioenzo Renzi di Fratelli d’Italia. Mario Erbetta e Cinzia Salvatori ed altri di Patto Civico di Rimini che da alleati del sindaco Gnassi ora sono passati al centrodestra. Presente anche il sindaco di Coriano Domenica Spinelli.
Faccia outing e si dichiari ad alta voce. “Sono il candidato del centrodestra”. Non succede nulla. Anzi ne guadagnerebbe una buona campagna elettorale.
Michele Arcangelo