Duplice tentato omicidio e tentata rapina: sono queste le accuse contro tre ragazzi di 17, 25 e 27 anni. “Dammi i soldi, devo comprare la bamba”: la cocaina. E’ iniziata così l’aggressione la notte scorsa a Riccione nei confronti due amici entrambi di 24 anni, di Gradara ma da tempo residenti nella Perla. Uno di loro è ancora in pericolo di vita e anche l’altro versa in prognosi riservata a cause delle coltellate sferrate dal branco.
Erano circa le 2 di notte quando i due amici erano usciti dal ristorante La Mulata di via Torino, in un cortile del locale per fumare una sigaretta. Qui sono stati avvicinati con fare minaccioso da un gruppo di loro coetanei visibilmente ubriachi.
“Fuori 100 euro, dobbiamo comprare la bamba”. Il rifiuto dei due ragazzi è cortese ma netto. Allora il gruppo insulta, allunga le mani. Il parapiglia finisce sull’altro lato della strada, presso una fermata del bus. Una tempesta di schiaffi e pugni e poi compare il coltello a serramanico; o forse addirittura due, è fra i punti che i Carabinieri di Riccione devono ancora chiarire. Per ora, abbandonata nel pressi del ristorante, è stata ritrovata una sola lama, insanguinata e lunga 20 centimetri.
Poi gli aggressori sono fuggiti in auto, ma l’allarme immediato lanciato dal gestore del locale ha fatto scattare una caccia all’uomo che ha visto impegnati circa 70 militari.
Visionate le immagini della videosorveglianza del locale, tre aggressori sono stati subito identificati: vecchie conoscenze per la giustizia con precedenti per droga e reati contro il patrimonio.
I Carabinieri del capitano Marco Califano ne hanno prelevati due in un accampamento Sinti di Colombarina, al confine fra Riccione e Coriano. Il terzo era in un campo a Rimini lungo la via Marecchiese. Durante l’interrogatorio nella caserma di Riccione non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Fuori dalla stazione dei Carabinieri si è radunato un gruppetto di famigliari degli arrestati, che si è anche avvicinato con fare minaccioso ai cronisti in attesa, ricoprendoli di insulti. Uno di loro è stato per questo identificato dai Carabinieri.
Ora i due maggiorenni si trovano nel carcere di Rimini, il minorenne nella struttura d’accoglienza di Bologna, a disposizione della magistratura.
Intanto restano serie le condizioni dei due ragazzi feriti, due studenti uno dei quali si arrangia anche lavorando come cameriere. Non avevano mai visto prima i loro aggressori e mai avrebbero immaginato di cadere in quell’incubo, durante una serata come tante in un locale tranquillo, mai frequentato da brutte facce.
Il più grave, la cui vita è ancora in pericolo, ha avuto un polmone trapassato e si è dovuta recidere una parte dell’organo. Per l’amico è stato necessario un intervento di angioplastica, perché un fendente aveva colpito un’arteria,
Le indagini dei Carabinieri proseguono per appurare se altre persone siano coinvolte nella selvaggia aggressione.