La presa di posizione del Coordinatore del Gruppo Civico “In Futuro per Cattolica” sulla presentazione – da parte del Sindaco Gennari – delle attività svolte nei primi trenta mesi dall’insediamento:
“La giornata di sabato 21 gennaio 2019 è stata connotata dalla presentazione del programma di metà mandato svolto dal governo 5 stelle. Il Sindaco Gennari, con una perfomance in solitario, coadiuvato solo marginalmente dalla collaborazione dei suoi dirigenti e dall’unico apporto in prima persona della vice- sindaco Valeria Antonioli (stranamente non sono intervenuti gli altri assessori e neppure i Consiglieri comunali), ha raccontato la bella favola di quanto fatto in questi quasi tre anni di mandato, senza tuttavia garantire alcun contraddittorio ai presenti in sala.
Il pubblico ed i giornalisti, infatti, non hanno potuto avanzare nessuna richiesta di chiarimento, stante che la relazione del Sindaco, iniziata alle 10,30 è terminata alle ore 12.40, in perfetto tempismo per i saluti pre prandiali e con i presenti abbastanza assonnati.
Quasi due ore di monologo in cui il primo cittadino, senza entrare troppo nello specifico, ma limitandosi ad un elenco abbastanza generico e superficiale, ha narrato a braccio le prodezze del suo governo.
Si rileva in primis come dalla indicata narrazione sia stata assente la benché minima considerazione di quanto obiettivamente va invece valutato e cioè che questa amministrazione a differenza di quanto proclamato in campagna elettorale non ha dato il benché minimo segno di discontinuità con la precedente gestione politica, dalla quale ha copiato e soprattutto continuato in maniera pedissequa i progetti politici, inoltre che gran parte delle opere realizzate, per lo più quelle che con gran vanto il Sindaco ha definito buchi neri per Cattolica, erano state già impacchettate, pronte per la spedizione, dalla precedente amministrazione: su di esse il Sindaco Gennari ha messo solo il fiocco: ci si riferisce ad esempio al VGS che attualmente ha visto la assegnazione di tutti i lotti ai privati non certo per merito dell’Amministrazione Gennari, ma all‘esito di una annosa procedura fallimentare, seguita e risolta dalla precedente amministrazione che aveva sottoscritto con la Curatela un accordo (convenzione) anche per la realizzazione delle opere di urbanizzazione; ci si riferisce alla approvazione sia del POC che del Rue, già precedentemente adottati dalla Giunta Cecchini e dunque solo trasfusi nell’attuale dinamica delle politiche urbanistiche della Giunta pentastellata, che avrebbero compiuti prodigi nella realizzazione di oneri di urbanizzazione; ci si riferisce al potenziamento del Centro di Protezione civile, già sostanzialmente realizzato dalla precedente amministrazione; il prolungamento del molo di levante per il quale è giunto un copioso finanziamento regionale, ed il completamento del GITZ il cui progetto esecutivo era stato ugualmente licenziato dalla precedente amministrazione… e così si potrebbe continuare, ma solo per segnalare che, al netto di quanto già iniziato e quasi compiuto de chi ha preceduto, l’attuale Governo sta portando avanti una semplice opera di manutenzione, per lo più ordinaria, della Città.
Mancano nella visione e nel sogno che ogni amministrazione deve avere nel cassetto per la propria città, quei guizzi creativi, ma anche empirici, che possono trasformare realmente l’immagine di una cittadina turistica il cui degrado oggi è sotto gli occhi di tutti.
Il Sindaco ci ha spiegato che per operare la manutenzione delle strade dovremo aspettare l’Accordo quadro che prevede un bando per circa Tre milioni di Euro e che tale procedura sarà snella e veloce: previsione inizio lavori alla fine del 2019. Ci auguriamo che i progetti di manutenzione siano gradevoli e che non si traducano, come per via Dante, in opere edilizie senza alcuna considerazione della tradizione e dell’estetica balneare.
Nessuna traccia di grandi opere nella relazione del primo cittadino; nulla è stato detto ad esempio sul rifacimento della stazione ferroviaria e per le previsioni di riqualificazione del lungomare.
Dubbi pesanti si avanzano, invece, sul progetto per la riqualificazione del ‘Leoncavallo’: trattandosi di un progetto di parternariato pubblico/ privato, in cui in buona sostanza la società costruttrice è parte del Progetto con un investimento che pari al 33% del valore dell’opera, si auspica che vengano predisposte serie garanzie a tutela dell’Ente pubblico il quale difficilmente riuscirà ad ottenere finanziamenti pubblici; sicuramente non verrà portato a termine il progetto di “Casa Cerri” per mancanza di fondi, lo stesso Sindaco si rimangia pubblicamente la promessa fatta in campagna elettorale; infine pare che la sede della Guardia della Finanza non verrà spostata… (notizie di questi giorni).
Nonostante le vane promesse ad oggi, non si sono ancora visti gli interventi strutturali per sistemare i marciapiedi di Cattolica finalizzati anche al superamento delle barriere architettoniche, inoltre il manto stradale è ancora fortemente disastrato.
Il comparto turistico arranca, mancano i grandi eventi capaci di attirare i nuovi target, la solitaria promo commercializzazione di Cattolica nei mercati esteri non produce più risultati, i numeri confermano un trend negativo per la stagione estiva (come confermato anche dagli addetti che lamentano la presenza di un turismo ‘mordi e fuggi’; mancano le presenze), nonostante le cospicue risorse pubbliche spese per l’intrattenimento turistico cattolichino (ammesso e concesso che il tendone del circo, le giostre e l’autoscontro siano da considerarsi eventi natalizi…).
Chissà se Cattolica, la bella addormentata nel bosco riuscirà a risvegliarsi?”.
Il Coordinatore del Gruppo Civico “In Futuro per Cattolica”